24 agosto 2012

Si inceppano le co.co.co. nelle p.m.i.

Il 93% delle piccole aziende trova difficoltà nell’avviare contratti a progetto
Autore: Redazione Fiscal Focus

Premessa – Dopo circa un mese dall’entrata in vigore della riforma Fornero (L. n. 92/2012) la Fondazione Studi dei C.d.L. cerca di trarre i primi risultati sul mercato del lavoro, prendendo come esame un campione significativo di studi professionali. In poche parole il risultato è negativo. Infatti, gli imprenditori non credono alle novità in materia di lavoro, vanificando così le previsioni governative. L’indagine, inoltre, rivela che l’Italia sta attraversando una crisi occupazionale senza precedenti, dove i contratti a progetto anziché aumentare, diminuiscono, e la maggior parte dei lavoratori a chiamata, dopo la fine del periodo transitorio, non vengono confermati.

Le co.co.co. nelle p.m.i. – I dati statistici sono a dir poco allarmanti. Nel 93% di piccole aziende si è bloccato l’avvio dei contratti a progetto; mentre il blocco del 7% residuo si è registrato nelle grandi aziende. A destare maggiore perplessità è il fatto che al momento tali aziende non hanno avviato rapporti di lavoro con altri contratti. Il 52% del campione riferisce che l'eliminazione della causale nel primo contratto a termine in questo primo mese non ha prodotto un aumento rilevante dei rapporti. Quindi, sembra che in questa prima fase ci sia ancora diffidenza rispetto ai criteri applicativi della novità legislativa, se si pensa che il 28% sostiene fermamente che questa novità non ha prodotto nessun effetto sull'occupazione delle aziende assistite.

Lavoro intermittente - È stato analizzato anche il nuovo obbligo di comunicazione dei lavoratori intermittenti. In tal caso, il 41% dei casi le aziende hanno difficoltà per la mancanza degli strumenti idonei ad effettuare la comunicazione. Mentre il 36% denuncia difficoltà di carattere amministrativo per l'effettuazione dell’adempimento. E come se non bastasse, il 54% del campione dei consulenti del lavoro intervistati dichiarano che i datori di lavoro assistiti, al termine del periodo transitorio, risolveranno definitivamente il contratto con i propri lavoratori incompatibili con la nuova legge.

Dimissioni in bianco - Le difficoltà si registrano anche nella norma contro le dimissioni in bianco. Nel 56% dei casi sono stati rappresentati problemi applicativi per i datori di lavoro. Ma anche gli stessi lavoratori sono rimasti vittime della burocrazia nel 36% del campione. Mentre solo l’8% degli intervistati ha affermato che la norma non abbia prodotto alcun effetto.

Valutazione complessiva – Alla luce dei suddetti dati statistici la valutazione complessiva sulle novità legislative in tema di flessibilità in entrata non può essere che negativa. Infatti, nel 90% dei casi le novità creano solo rigidità e solo nel 2% dei casi le considera idonee a creare nuova occupazione.

 © Informati S.r.l. – Riproduzione Riservata
Iscriviti alla newsletter
Fiscal Focus Today

Rimani aggiornato!

Iscriviti gratuitamente alla nostra newsletter, e ricevi quotidianamente le notizie che la redazione ha preparato per te.

Per favore, inserisci un indirizzo email valido
Per proseguire è necessario accettare la privacy policy