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Premessa – Per accedere ai trattamenti pensionistici anticipati, i lavoratori che svolgono lavori particolarmente faticosi e pesanti devono presentare la relativa domanda, corredata di tutta la documentazione richiesta, entro il prossimo 1° marzo 2013. A tal fine i lavoratori addetti alla c.d. “linea catena” devono maturare entro il 31 dicembre 2013 i seguenti requisiti: almeno 35 anni di contributi e 61 anni e 3 mesi d’età (per i lavoratori dipendenti); almeno 35 anni di contributi e 62 anni e 3 mesi d’età (per gli autonomi). Si precisa, inoltre, che la domanda può essere presentata anche da lavoratori dipendenti che hanno svolto detti lavori e che raggiungono il diritto alla pensione di anzianità con il cumulo della contribuzione versata in una delle Gestioni Speciali dei lavoratori autonomi. A renderlo noto è l’INPS con il messaggio n. 876/2013.
Lavoratori a turni - Per quanto riguarda la categoria dei lavoratori a turni bisogna distinguere fra: occupati per un numero di giorni lavorativi pari o superiore a 78 giorni all’anno; occupati per un numero di giorni lavorativi da 64 a 71 all’anno e occupati per un numero di giorni lavorativi da 72 a 77 all’anno. Nel primo caso, sono richiesti gli stessi requisiti pensionistici su illustrati; mentre per coloro che svolgono un numero di giorni lavorativi che va da 64 a 71 (annui), bisogna incrementare di due anni l’età anagrafica (fermo restando l’anzianità contributiva di almeno 35 anni). Nel terzo caso, ossia gli occupati per un numero di giorni lavorativi che va da 72 a 77 all’anno, bisogna maturare entro l’anno in corso: almeno 35 anni di contribuzione e minimo 62 anni e 3 mesi d’età (per i lavoratori dipendenti); almeno 35 anni di contribuzione e minimo 63 anni e 3 mesi d’età (per i lavoratori autonomi).
Lavoratori notturni - Quanto ai lavoratori notturni, che abbiano prestato attività per periodi di durata pari all’intero anno lavorativo, valgono gli stessi requisiti pensionistici visti per i lavoratori addetti alla c.d. “linea catena”. In particolare, per i lavoratori che prestano attività per un numero di giorni lavorativi all’anno sia da 64 a 71 giorni, sia da 72 a 77 giorni, si applica il beneficio previsto per l’attività svolta per il periodo di tempo più lungo nell’ambito del periodo dei 7 anni negli ultimi 10 anni di attività lavorativa.
Decorrenza – Un fattore importante da considerare per i lavoratori in commento è la c.d. “finestra mobile”, in quanto il primo assegno pensionistico sarà erogato solo dopo 12 mesi (per i lavoratori dipendenti) o dopo 18 mesi (per i lavoratori autonomi) dalla maturazione dei requisiti su illustrati. Inoltre, nel caso in cui la domanda viene presentata oltre l’1° marzo 2013, il trattamento pensionistico verrà differito: di 1 mese, per un ritardo della presentazione massimo di 1 mese; di 2 mesi, per un ritardo della presentazione superiore a 1 mese e inferiore a 3 mesi; di tre mesi, per un ritardo della presentazione pari o superiore a 3 mesi.
Termine di presentazione – Come precisato in premessa, affinché i lavoratori in questione possano accedere ai trattamenti pensionistici anticipati bisogna inoltrare, entro il 1° marzo del 2013, la relativa domanda alla competente struttura territoriale dell’INPS (la modulistica è disponibile sul sito internet www.inps.it nella sezione “moduli”). Nel caso in cui l’interessato presenti domanda entro il 1° marzo 2013, senza ancora aver perfezionato i prescritti requisiti, ma sia nelle condizioni per poterli maturare entro il 31 dicembre 2013, l’INPS, entro il 30 ottobre 2013 comunicherà l’accoglimento della domanda con riserva. In tal caso, il lavoratore può fornire ulteriore documentazione a integrazione di quella già prodotta a corredo della domanda di accesso al beneficio. L’efficacia del provvedimento di accoglimento resta subordinata al successivo accertamento del perfezionamento dei requisiti entro il 31 dicembre 2013.