24 luglio 2023

Assegno Unico: 7,2 miliardi erogari nei primi 5 mesi del 2023

Autore: Antonio Tursi
Italia è un paese dove nascono sempre meno bambini e per aiutare e incentivare le famiglie ad avere più figli ci sono delle azioni, portate avanti dal governo, a sostegno delle famiglie con figli a carico. Una delle misure principali a sostegno di queste famiglie è, appunto, l’Assegno Unico.

Solo nei primi 5 mesi del 2023, come è emerso dall’Osservatorio Statistico sull’Assegno Unico Universale (AUU) dell'Inps, sono stati erogati alle famiglie 7,2 miliardi di euro per l’Assegno Unico Universale, e in media lo hanno ricevuto 5,83 milioni di famiglie.

Quest’anno, a maggio sono pervenute 64.924 domande di Assegno Unico. La concentrazione di importi più elevati si ha al Sud, dove si rileva un valore medio mensile di 167 euro a figlio (il valore massimo di 179 euro si registra in Calabria). Gli importi meno consistenti si registrano al Nord, dove si ha complessivamente un importo medio per figlio di 146 euro (con un valore minimo di 141 euro in Valle d’Aosta).

L’importo medio mensile 2023 per richiedente è di 248 euro, pari in media a 156 euro mensili per figlio.

L'importo medio dell'assegno unico per famiglia è pari a 193 euro al mese, mentre l’importo medio per ciascun figlio è di 115 euro.

Il sostegno coinvolge le famiglie con figli dal settimo mese di gravidanza ai 21 anni ma che presentino alcuni requisiti:
  • frequentino l’università o corsi di formazione scolastica o professionale;
  • svolgano un tirocinio o attività lavorativa per un reddito complessivo inferiore a 8.000 euro annui;
  • siano disoccupati e in cerca di lavoro presso i servizi pubblici per l’impiego;
  • o svolgano il servizio civile universale.
L’assegno, inoltre, spetta anche alle famiglie con figli a carico disabili e in questo caso senza limiti di età.

L'Assegno Unico e Universale per le famiglie con figli in vigore da marzo 2022 è stato aumentato con la legge di bilancio 2023, pubblicata in Gazzetta il 29 dicembre 2022, fino al 2025. Le coperture finanziarie passano infatti:
  • da 345,2 milioni a 409,2 mln di euro per il 2023,
  • da 457,9 milioni a 525,7 mln di euro per il 2024,
  • da 473 milioni a 542,5 per il 2025.
Quali aspetti sono stati modificati, i nuovi importi 2023 e le date di pagamento - Da questo anno l’Inps ha fatto sapere che, per venire incontro alle esigenze di organizzazione delle famiglie, ha stilato un calendario concordato con la Banca d’Italia e dal 10 luglio sono state comunicate le date esatte dei pagamenti delle rate dell’assegno unico da luglio a dicembre 2023.

Le date sono le seguenti:
  • 17, 18, 19 Luglio 2023;
  • 18, 21, 22 Agosto 2023;
  • 15, 18, 19 Settembre 2023;
  • 17, 18, 19 Ottobre 2023;
  • 16, 17, 20 Novembre 2023;
  • 18, 19, 20 Dicembre 2023.
L’importo è stabilito in base alla composizione del nucleo familiare e al valore ISEE e non concorre alla formazione di reddito ai fini IRPEF.

Nello specifico la somma erogata dall’INPS ogni mese è composta da una quota variabile e una quota a titolo di maggiorazioni.

La prima quota è determinata in modo progressivo in base al valore ISEE del nucleo familiare. Ma considerato il recente forte innalzamento dell'indice dei prezzi a causa dell’inflazione, a gennaio 2023 l'importo mensile è stato rivalutato. Ricordiamo che comunque anche le soglie ISEE di accesso sono state rivalutate.

Il valore dell'assegno unico mensile è passato quindi da 175 euro a 196 euro, per le famiglie con ISEE a 15mila euro, da 50 a 55 euro mensili, per chi ha un Isee superiore a 40mila euro.

La seconda quota include le maggiorazioni, che possono essere varie a seconda di numerosi altri elementi.

L’assegno, infatti, aumenta in caso di:
  • nuclei familiari numerosi (per i figli successivi al secondo);
  • figli fino a un anno d’età;
  • figli di età compresa tra 1 e 3 anni per i nuclei familiari con almeno tre figli;
  • madri di età inferiore a 21 anni;
  • nuclei con quattro o più figli;
  • genitori entrambi titolari di reddito da lavoro;
  • figli affetti da disabilità.
Nello specifico si tratta dei seguenti aumenti:
  • l’aumento del 50 per cento dell’importo per i figli con meno di un anno d’età;
  • l’aumento del 50 per cento della maggiorazione forfettaria per i nuclei con almeno quattro figli a carico;
  • la stabilizzazione, a regime, degli aumenti previsti per il 2022 in favore dei nuclei familiari con figli disabili.
Inoltre, è confermato per il 2023 e per il 2024, l’incremento di 120 euro al mese nel caso di nuclei con almeno un figlio a carico con disabilità, previsto dall’articolo 5, comma 9-bis, del DL n. 230/2021.

Come fare domanda - La domanda si presenta all’INPS tramite i canali messi a disposizione dall’Istituto.

Una delle novità di questo anno è che la prestazione dell’assegno unico è rinnovata automaticamente senza il bisogno di presentare una nuova domanda. L’importo, infatti, viene erogato automaticamente a tutti i beneficiari che già ricevono la prestazione (con una domanda in corso di validità), i quali non saranno tenuti a presentare la domanda di rinnovo ogni anno.

I richiedenti, però, saranno tenuti a comunicare all’INPS eventuali variazioni nelle informazioni indicate in precedenza, tramite la presentazione di una DSU (Dichiarazione Sostitutiva Unica) aggiornata.
 © Informati S.r.l. – Riproduzione Riservata
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