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I dati più vulnerabili sul web sono password, e-mail, username, numeri di telefono, nomi e cognomi.
Nel primo semestre del 2024, l'Osservatorio Cyber di CRIF ha rilevato un aumento significativo degli allarmi relativi all'esposizione di dati sul dark web, evidenziando la crescente vulnerabilità dei dati personali e aziendali agli attacchi informatici.
Secondo il rapporto sulla sicurezza informatica, le categorie di dati più vulnerabili agli attacchi informatici comprendono indirizzi email, password, username, numeri di telefono e nomi e cognomi. La combinazione di questi dati rende gli attacchi di phishing, smishing e altre forme di frodi online molto più efficaci, poiché gli hacker possono personalizzare gli attacchi per renderli più convincenti e difficili da rilevare.
L'Osservatorio ha anche evidenziato che l'89% degli attacchi informatici coinvolge la combinazione di email e password, un fattore che aumenta drasticamente la possibilità di compromettere gli account online delle vittime.
L'Italia non è immune dalle minacce informatiche. Nel primo semestre del 2024, il Paese si è posizionato al 5° posto a livello mondiale per il numero di indirizzi email compromessi e diffusi nel dark web. Per quanto riguarda i dati delle carte di credito, l'Italia occupa il 18° posto a livello globale. Questi dati evidenziano chiaramente la crescente portata del problema della sicurezza informatica e la necessità urgente di misure di protezione più efficaci per salvaguardare la privacy e la sicurezza degli utenti online.
Per proteggere i dati personali, l'osservatorio consiglia una serie di misure preventive: