La prossima legge di bilancio potrebbe puntare su una misura storicamente cara al centrodestra: la detassazione della tredicesima mensilità. A proporla è il vicepremier e leader di Forza Italia, Antonio Tajani, che ha spiegato la sua idea per rilanciare i consumi e alleggerire il peso fiscale sui lavoratori, che non passa né dal reddito di cittadinanza né dall’introduzione di un salario minimo, ma da una serie di misure di alleggerimento fiscale sulle voci variabili della busta paga.
Al centro della proposta c’è la detassazione della tredicesima mensilità; dunque, un intervento straordinario volto a far confluire più risorse nelle tasche dei lavoratori proprio nel mese che tradizionalmente registra i picchi di spesa per le famiglie.
Oltre la tredicesima, detassare straordinari, festivi e premi di produzione
Il vicepremier ha sottolineato come la stessa logica si estenda agli straordinari, alle prestazioni festive e ai premi di produzione, elementi che solitamente sono assoggettati alle aliquote ordinarie Irpef o a regimi agevolati ma limitati per importo e platea di beneficiari.
Secondo Tajani, queste misure favorirebbero non soltanto un incremento del potere di acquisto, ma anche una maggiore competitività delle imprese che ricorrono a straordinari e turni festivi per rispondere alle esigenze di mercato.
Il precedente tentativo e il bonus Natale
L’idea non è del tutto nuova: già nel 2023 il viceministro Maurizio Leo aveva avanzato l’ipotesi di una tassazione più bassa sulla tredicesima, ma i timori sul costo per le casse pubbliche ne avevano frenato l’applicazione.
Lo scorso anno invece si è arrivati a una forma di incentivo con il cosiddetto bonus Natale, ovvero un contributo una tantum di 100 euro destinato ai lavoratori con figli a carico e redditi sotto i 28 mila euro.
Revisione dell’Ires premiale e taglio dell’Irpef per il ceto medio
Tra le altre misure in discussione, Tajani ha sottolineato la necessità di rivedere l’Ires premiale, la cui formula sperimentale introdotta per il 2025 premia le imprese che assumono e reinvestono utili.
Secondo il leader di Forza Italia, un potenziamento di questo strumento rappresenterebbe un volano per gli investimenti e l’occupazione.
Infine, rientra nel pacchetto anche la proposta di riduzione dell’aliquota Irpef di riferimento dal 35 al 33%, estendendo lo scaglione agevolato fino a 60 mila euro di reddito annuo, con l’obiettivo di sostenere il ceto medio e dare un ulteriore impulso alla domanda interna.
© FISCAL FOCUS Informati S.r.l. – Riproduzione Riservata