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Arriva il via libera definitivo al decreto-legge che oltre a contenere disposizioni in materia di giustizia e concorsi pubblici, disciplina l’obbligo vaccinale per i sanitari. Montecitorio ha approvato il testo con 311 voti favorevoli, 47 contrari e 2 astenuti.
La normativa disciplina quelli che sono i temi inerenti al contenimento dell’epidemia da Covid-19, in materia di vaccinazioni, giustizia e concorsi pubblici.
Gli operatori sanitari, secondo quanto esposto nel testo, sono obbligati a sottoporsi a vaccinazione gratuita per la prevenzione dell’infezione. Lo scopo è quello di tutelare la salute pubblica e mantenere adeguate condizioni di sicurezza nell’erogazione delle prestazioni di cura e assistenza. L’obbligo riguarda tutti gli esercenti le professioni sanitarie e gli operatori sanitari che svolgono la loro attività nelle strutture tali, sociosanitarie e socioassistenziali, pubbliche e private, nelle farmacie, parafarmacie e negli studi professionali.
Nel caso contrario, ovvero, qualora un soggetto ricoprente uno dei ruoli suesposti rifiutasse l’obbligo di vaccinazione, è prevista una sospensione dal diritto di svolgere prestazioni o mansioni che implicano contatti interpersonali, o comunque che comportano il rischio di diffusione del contagio. Nello specifico potrà essere affidata una mansione che non preveda contatto con il pubblico, e in mancanza di quest’ultima non è prevista alcuna retribuzione o altro compenso. La sospensione, in tal caso, mantiene efficacia per un periodo non superiore a un anno.
È importante sottolineare che, oltre all’obbligo di vaccinazione, nel testo è stabilito che gli operatori sanitari somministranti i vaccini anti-Covid, sono esenti dalla responsabilità penale per omicidio colposo o lesioni personali colpose nel caso in cui tali eventi si verificano in conseguenza della vaccinazione. Rimane sottinteso che questa esenzione è presente quando la somministrazione è conforme alle indicazioni contenute nel provvedimento di autorizzazione.
Non mancano nel testo approvato le disposizioni in materia di giustizia e concorsi pubblici, infatti, viene confermata la semplificazione delle procedure dei concorsi per l’accesso al pubblico impiego.