Rimani aggiornato!
Iscriviti gratuitamente alla nostra newsletter, e ricevi quotidianamente le notizie che la redazione ha preparato per te.
L’obiettivo del Governo è quello di incrementare la produttività attraverso innovazione, digitalizzazione e investimenti nel capitale umano, si tratta di una ripresa robusta con una dinamica sostenuta nel corso degli anni. Secondo le stime, nel 2026, il PIL sarà più alto rispetto all’andamento tendenziale del 3,6%.
Il Piano nazionale di Ripresa e Resilienza viene definito dal Presidente Mario Draghi come la parte di una strategia molto più ampia e ambiziosa per il rinnovamento dell’intera nazione. Il Governo, infatti, vuole aggiornare i piani di azione in relazione a: rivoluzione verde e transizione ecologica, digitalizzazione e innovazione, salute, istruzione e ricerca, infrastrutture per una mobilità sostenibile, inclusione e coesione.
Il Piano sembra essere in piena coerenza con i sei pilastri del Next Generation EU e soddisfa i parametri fissati dai regolamenti europei, difatti, il 38% del totale riguarda i progetti cosiddetti “green” e il 25% del totale riguarda i progetti digitali.
Sarà un comitato istituito presso la Presidenza del Consiglio ad occuparsi della supervisione politica del piano, inoltre è stato predisposto uno schema di governance per l’attuazione, il monitoraggio, la rendicontazione e la trasparenza.
La responsabilità diretta delle strutture coinvolte farà riferimento ai Ministeri e agli enti locali e territoriali per la realizzazione degli investimenti e delle riforme, e per la gestione regolare, corretta ed efficacie delle risorse, mentre, il Ministero dell’Economia e delle Finanze monitorerà e controllerà il progresso nell’attuazione di riforme e investimenti e sarà punto di contatto unico per le comunicazioni con la Commissione Europea.
L’Italia ha bisogno di combinare immaginazione e creatività a capacità progettuale e concretezza, secondo quanto esposto dal Premier. Il Governo ha come obiettivo la vittoria di questa sfida per poter consegnare alle generazioni future un paese più moderno posizionato all’interno di un continente sempre più forte e solidale.
Tutto è incentrato su una crescita economica sostenibile e inclusiva, su una burocrazia più efficiente, rapida e digitalizzata, su infrastrutture di trasporto più moderne, su un mercato del lavoro più aperto e dinamico, su una Sanità pubblica più aperta e vicina alle persone e, soprattutto, su un Paese più coeso socialmente e territorialmente, senza discriminazioni di genere e generazionali.