8 aprile 2021

Scuola: non obbligatori gli screening diagnostici

Il capo dipartimento del ministero dell’ Istruzione, Stefano Versari, in una circolare inviata alle scuole nella quale fa il punto della situazione sino ad oggi, considerando gli strumenti disponibili a livello normativo, evidenzia come gli screening diagnostici a scuola siano possibili ma non obbligatori.

Nella circolare si sottolinea che l’attuale quadro legislativo non prevede l’effettuazione obbligatoria di screening diagnostici per la fruizione in presenza dei servizi scolastici. Nonostante ciò, gli uffici e le istituzioni scolastiche in indirizzo, in collaborazione con le competenti attività sanitarie potranno favorire delle campagne di screening su base volontaria per una maggiore sicurezza nello svolgimento dell’attività didattica in presenza. Inoltre la questione è stata anche oggetto di approfondimento da parte del Garante della Privacy.

Nella circolare si evidenzia il contenuto dell’ultimo decreto del governo Draghi, in relazione alla riapertura delle scuole fino alla prima media dal 7 al 30 aprile anche in zona rossa. La norma però può essere "derogata da provvedimenti dei presidenti delle Regioni e delle province autonome di Trento e Bolzano e dei sindaci " solo in casi di eccezionale e straordinaria necessità dovuta alla presenza di focolai o al rischio estremamente elevato di diffusione del virus SARS-CoV-2 o di sue varianti nella popolazione scolastica. I provvedimenti di deroga sono motivatamente adottati sentite le competenti autorità sanitarie e nel rispetto dei principi di adeguatezza e proporzionalità, anche con riferimento alla possibilità di limitarne l'applicazione a specifiche aree del territori".

Stefano Versari afferma come gli studenti e il personale della scuola subiscano particolarmente gli effetti della pandemia e come questo sia oggetto di interesse dell’intero Paese. E’ evidente come ci sia molta preoccupazione soprattutto per gli effetti psicologici che la DAD può comportare negli studenti che sembra si siano spenti ed abbiano perso la motivazione, abbandonandosi alla pigrizia e passando il loro tempo davanti allo schermo di un pc, di un videogame o dormendo. Proprio per questo motivo ad oggi c’è la necessità che le agenzie di socializzazione primaria esterne alla scuola educhino i ragazzi alla responsabilità e alla pazienza. Bisogna donare ai ragazzi il tempo necessario per realizzare ed elaborare il momento delicato e doloroso che stiamo vivendo e gli stili educativi, gli esempi del mondo adulto sono essenziali per permettere agli studenti di affrontare al meglio questo periodo storico.

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