1 marzo 2024

Università private, quali agevolazioni?

Autore: Antonio Tursi
Nel 2024 sono previste anche agevolazioni per gli iscritti agli atenei privati sotto forma di detrazioni fiscali, quindi da presentare nella dichiarazione dei redditi. In questo articolo cerchiamo di spiegarvi in cosa consistono queste agevolazioni e come usufruirne.

Bonus università private: cos’è? - Si parla di Bonus Università Private, ma in realtà è una detrazione fiscale da indicare nella dichiarazione dei redditi 730/2024 il cui importo varia in base all’area disciplinare e alla zona geografica dell’Ateneo privato scelto. È riconosciuto sia per i corsi di laurea, sia per il dottorato che per i master universitari di primo e secondo livello. Il bonus vuole promuovere l’accesso all’istruzione superiore privata e sostenere gli studenti nel perseguire i propri obiettivi accademici a prescindere dal loro status economico.

Chi può chiedere il bonus università private - Il Bonus Università Private può essere richiesto dai genitori degli universitari o dagli studenti stessi se non risultano più a carico della famiglia, come aiuto per coprire i costi di iscrizione all’Università privata. La detrazione in questo caso viene riconosciuta per:
  • i corsi di laurea, laurea magistrale e laurea magistrale a ciclo unico;
  • i corsi di dottorato, specializzazione e i master universitari di primo e secondo livello.
Come funziona - Il Bonus Università Private è uno sconto sulle tasse, cioè una detrazione fiscale IRPEF che può essere fatta valere in sede di dichiarazione dei redditi, ogni anno. È possibile, quindi, detrarre dalle imposte parte della spesa sostenuta per le Università non statali, regolamentata dall’articolo 15, comma 1, lettera e) del Decreto del Presidente della Repubblica 22 dicembre 1986, n. 917.

Gli importi massimi sono determinati in base all’area disciplinare e alla zona geografica dell’Ateneo e possono variare ogni anno.

Come variano gli importi nel 2024 - La detrazione ha un valore variabile che ogni anno il Governo stabilisce, indicando gli importi massimi detraibili. Relativamente all’anno 2023 (dunque come bonus da detrarre nella dichiarazione dei redditi del 2024), il Decreto MUR del 7 dicembre 2023 pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale n.24 del 30 gennaio 2024, ha reso note le tabelle relative agli importi di detraibilità delle spese universitarie non statali.

Di seguito gli importi detraibili, nello specifico, in base ai corsi e alle aree geografiche dove sono ubicate le università:
  • Per la facoltà di medicina, nel Nord Italia l’importo detraibile è pari a 3.900 euro, nel Centro è pari a 3.100 euro, nel Sud e Isole è pari a 2.900 euro.
  • Per le facoltà sanitarie, nel Nord Italia l’importo detraibile è pari a 3.900 euro, nel Centro è pari a 2.900 euro, nel Sud e Isole è pari a 2.700 euro.
  • Per le facoltà scientifico tecnologiche, nel Nord Italia l’importo detraibile è pari a 3.700 euro, nel Centro è pari a 2.900 euro, nel Sud e Isole è pari a 2.600 euro.
  • Per le facoltà umanistico sociali, nel Nord Italia l’importo detraibile è pari a 3.200 euro, nel Centro è pari a 2.800 euro, nel Sud e isole è pari a 2.500 euro.
Invece, per gli studenti iscritti ai corsi di dottorato, specializzazione e master universitari di primo e secondo livello, la spesa massima detraibile per tali corsi è pari a:
  • 3.900 euro nel Nord Italia;
  • 3.100 euro nel Centro;
  • 2.900 euro nel Sud e isole.
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