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Nella riunione dello scorso 23 aprile, il Consiglio dei Ministri ha approvato, con la previsione della richiesta alle Camere di sollecita calendarizzazione nel rispetto dei regolamenti dei due rami del Parlamento, un disegno di legge per l’introduzione di disposizioni e la delega al Governo in materia d’intelligenza artificiale (IA).
Nello specifico, il DDL reca principi in materia di ricerca, sperimentazione, sviluppo, adozione e applicazione di sistemi e modelli d’intelligenza artificiale e promuove un utilizzo corretto, trasparente
e responsabile, in una dimensione antropocentrica dell’intelligenza artificiale, volto a coglierne le opportunità.
Il provvedimento approvato dall’Esecutivo, fornisce anche alcune definizioni, ovvero:
Il disegno di legge individua criteri regolatori capaci di riequilibrare il rapporto tra le opportunità che offrono le nuove tecnologie ed i rischi legati al loro uso improprio, al loro sottoutilizzo o al loro impiego dannoso. Lo stesso introduce, inoltre, norme di principio e disposizioni di settore.
Le norme intervengono in cinque ambiti:
Il provvedimento approvato dall’Esecutivo istituisce anche le Autorità nazionali per l’intelligenza artificiale, disponendo l’affidamento del compito di garantire l’applicazione e l’attuazione della normativa nazionale e dell’UE in materia di IA, all’Agenzia per l’Italia digitale (AgID) ed all’Agenzia per la cybersicurezza nazionale (ACN).
Le sopra citate Agenzie, ciascuna per quanto di rispettiva competenza, assicureranno l’istituzione e la gestione congiunta di spazi di sperimentazione, finalizzati alla realizzazione di sistemi d’intelligenza artificiale conformi alla normativa nazionale e dell’UE.
Tutela degli utenti e in materia di diritto d’autore – Le misure introdotte dal DDL nell’ambito del “Testo unico per la fornitura di servizi di media audiovisivi”, sono volte a favorire l’identificazione e il riconoscimento dei sistemi d’intelligenza artificiale nella creazione di contenuti testuali, fotografici, audiovisivi e radiofonici.
Nell’ambito della legge sul diritto d’autore, invece, si prevede una disciplina specifica per le opere create con l’ausilio di sistemi d’intelligenza artificiale, assicurando l’identificazione delle opere e degli altri materiali il cui utilizzo non sia espressamente riservato dai titolari del diritto d’autore.
Disciplina penale – È previsto anche un aumento della pena per i reati commessi mediante l’impiego di sistemi d’intelligenza artificiale, quando gli stessi, per la loro natura o per le modalità d’utilizzo, abbiano costituito mezzo insidioso o quando il loro impiego abbia comunque ostacolato la pubblica o la privata difesa o aggravato le conseguenze del reato.
Un’ulteriore aggravante è prevista per chi, attraverso la diffusione di prodotti dell’IA, proverà ad alterare i risultati delle competizioni elettorali.
Sarà punita, inoltre, l’illecita diffusione di contenuti generati o manipolati con sistemi d’intelligenza artificiale, atti ad indurre in inganno sulla loro genuinità, con la pena da uno a cinque anni di reclusione se dal fatto deriva un danno ingiusto.