Agosto, Fisco mio ti riconosco
Agosto, il mese delle mancate ferie di commercialisti e contribuenti, il mese delle circolari dell’Agenzia delle Entrate, il mese delle proroghe annunciate, ritirate, annunciate di nuovo ed ingarbugliate, il mese della riduzione a carta igienica dello Statuto dei diritti del contribuente. Il mese agli antipodi dello Stato di diritto, il mese in cui si dovrebbe affermare, almeno per pragmatismo, che l’ignoranza della Legge scusa invece che non scusare. Perché va bene pagare le tasse, va bene fare le dichiarazioni, va bene rispettare le norme fiscali ma, Sant’Iddio, con moderazione e semplicità, con rispetto per chi lavora e paga e per chi deve sorbirsi centinaia di migliaia di righe di testo normative, interpretative, contraddittorie, nauseabonde.
Salvo che da cittadini siamo diventati tutti sudditi di un sistema talmente demenziale da essere degno del peggiore film di fantascienza.
In tal caso, gentilmente, avvisateci del nostro nuovo status peggiorativo.
E, comunque sia, non sperate di metterci il bavaglio, non foss’altro che non si tratta di mugugno, ma di buon senso comune.
Domenico Calvelli
presidente del coordinamento degli ordini dei commercialisti del Piemonte e della Valle D’Aosta, Dell’ordine dei commercialisti di Biella e della fondazione italiana di Giuseconomia
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