Lo scorso 25 maggio il CNDCEC e le Università di Genova, Napoli, Brescia e Firenze hanno dato vita all’ “Osservatorio dei bilanci e della comunicazione economico-finanziaria”, un’Associazione non lucrativa che - nell’ambito della modificata realtà economica che richiede di adattare i comportamenti contabili delle imprese italiane ai principi contabili sia nazionali che internazionali - si propone di analizzarne la conformità e, dunque, la rispondenza, anche nell’ottica di favorire la realizzazione di modelli uniformi e funzionali, in vista dell’affermazione di una best practice contabile.
L’Associazione – che ha come organi l’assemblea dei soci, il consiglio direttivo (nel cui ambito verrà eletto il Presidente), le Commissioni e le delegazioni ed il revisore unico - non si presenta, pertanto, come un’organizzazione chiusa, in quanto ne è ammessa l’iscrizione a chiunque ne condivida gli scopi come sopra delineati.
Nello specifico, l’attività dell’Osservatorio sarà condotta lungo sei filoni di indagine: analisi della produzione dei dati di struttura e della situazione patrimoniale, economica e finanziaria; attività consuntiva dell’applicazione dei principi contabili e delle principali problematiche contabili emergenti; analisi della disclosure e dell’informativa contenuta nella relazione sulla gestione; analisi specifica su situazioni particolari e operazioni straordinarie; analisi di settori particolari quali Onlus, cooperative, fondazioni e reti e degli organi di controllo; analisi dei bilanci e responsabilità.
In occasione della costituzione dell’Osservatorio, il Presidente dei Commercialisti, Massimo Miani ha ricordato che il progetto di aggiornamento dei principi OIC si è da poco concluso con la pubblicazione di un set di standard rivisti sulla base dell’evoluzione sia della normativa e della prassi contabile nazionale sia degli orientamenti dottrinali e della regolamentazione contabile internazionale.
A riguardo vuole, anzi, ricordarsi che lo stesso CNDCEC, unitamente alla Fondazione Nazionale dei Commercialisti, ha trattato diffusamente la nuova disciplina in materia di redazione del bilancio introdotta col D. Lgs. 18 agosto 2015, n. 139 di attuazione della direttiva 2013/34/UE ed il conseguente adeguamento dei principi contabili nazionali redatti dall’Organismo Italiano di Contabilità con due documenti degli scorsi agosto e ottobre 2017.
Come, peraltro, ha voluto precisare lo stesso Miani, i nuovi principi, “pur prestando particolare attenzione alla realtà delle piccole e medie imprese, presentano numerosi punti di contatto con gli standard internazionali e sono finalizzati a supportare e orientare la redazione di bilanci di elevata qualità informativa.”
Tuttavia tale elevata qualità informativa non discende automaticamente dalla vicinanza dei nuovi OIC nazionali ai predetti standard internazionali, ma occorre anche che risultino adeguate le modalità con cui detti principi vengono applicati dalle aziende: “In altri termini” – ha dichiarato Miani – “la pubblicazione di principi contabili di qualità è un fondamentale presupposto, ma non la garanzia di bilanci caratterizzati da un elevato valore informativo. Gli stessi standard, infatti, possono essere adottati con diversi gradi di compliance e differenti opzioni alternative, come risulta evidente da numerose ricerche condotte sull’applicazione degli IAS-IFRS”.
Concorde, sulla stessa linea, il Consigliere nazionale delegato ai principi contabili, Raffale Marcello (da poco riconfermato, tra l’altro, fra i membri del Consiglio dei Garanti della Fondazione OIV - Organismo Italiano di Valutazione), il quale ha pure sottolineato come sia fondamentale implementare l’attenzione ai principi contabili, con adeguata analisi ed approfondimenti, in specie in particolari settori come quello delle società non quotate. Rileva in proposito il Consigliere Marcello come queste ultime siano oggetto di un livello di enforcement (e dunque di azione diretta ad assicurare il rispetto della normativa) assai limitato rispetto alle società quotate, ragion per cui sulle stesse è previsto un controllo doppio, da parte di esecutori sia di “primo livello” (revisore legale, dirigente preposto) sia di “secondo livello” (Consob).
“La nascita dell’Osservatorio sui bilanci” – ha dunque asserito Marcello - “ha come primario obiettivo proprio quello di analizzare l’applicazione dei nuovi principi OIC nei bilanci attraverso l’esame del rispetto dei principi contabili, misurato attraverso un indice di compliance e delle scelte operate dalle aziende con riguardo a trattamenti contabili alternativi, laddove previsti dai principi.”
L’Osservatorio si concentrerà, inoltre, sulla presenza di operazioni che, pur non essendo oggetto di principi contabili, presentano criticità che vengono affrontate nei bilanci.
In questa direzione, Marcello ha anche fornito un’anticipazione del lavoro che potrebbe svolgere l’Osservatorio: un approfondimento basato sulla comparazione dei bilanci 2017 di un campione di aziende con i bilanci 2016 delle stesse società, al fine di evidenziare l’impatto dell’aggiornamento dei principi contabili.