Dopo ampia ed approfondita analisi del nuovo strumento, strombazzato come vera e propria semplificazione "copernicana" del vecchio studio di settore, posso serenamente concludere con due considerazioni:
a) chi doveva abolire gli studi di settore ha marcato visita e non era presente a quella fiscale;
b) era meglio lasciarci lo studio di settore.
Solo un insieme di menti "finissime" poteva concepire uno strumento che per metà compilo io e per l'altra metà devo attendere un file xml dall'Agenzia Entrate, per avere il quale:
devo farmi appositamente delegare (se non ho già il Cassetto fiscale)
devo prendere una serie di dati dal mio cliente, a livello di documenti, che farei prima col tampone per le impronte digitali
conservare 10 anni le deleghe, anche se l'accertamento si prescrive mediamente in 6 anni
istituire un "casellario giudiziale" delle deleghe per gli Isa
fare un'autovalutazione delle misure di sicurezza adeguate per mantenere inalterato il registro delle deleghe
ecc....ecc....
Ho già capito che a Natale 2019 ne staremo ancora certamente parlando.
Totale: capisco perché i commissari europei quando parlano dell'Italia hanno quella faccia un po' così, quell'espressione un po' così, che abbiamo anche noi Commercialisti quando si commentano le promesse di semplificazione che fanno i nostri politici...
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