2 ottobre 2019

Presidio dei commercialisti al Mef: una vittoria a metà

Autore: Mattia Gigliotti
Erano circa 200 i partecipanti di ieri al presidio organizzato dalle sigle sindacali dei commercialisti Adc, Anc, Sic e Unico presso il Ministero delle Finanze, per chiedere un incontro nell’ambito della mobilitazione di categoria di questi giorni. L’iniziativa ha preso il via alle ore 11:00 e tra i partecipanti, oltre ai quadri delle quattro sigle sindacali, si sono uniti i rappresentanti degli ordini territoriali e del Consiglio Nazionale, come anche singoli professionisti decisi a prendere parte alla protesta.

La mancata interlocuzione con il MEF e la deludente risposta del Sottosegretario Baretta al question time in Commissione Finanze della Camera, hanno portato i rappresentanti della categoria a dare questo forte segnale, col quale - per l’ennesima volta - hanno chiesto di essere ascoltati.
L’attenzione di certo non è mancata. Il presidio ha ricevuto, infatti, risonanza nazionale, tanto da essere stato seguito in diretta tv da La7 e dalla stampa specializzata.

Il sit-in è stato anche occasione di dibattito con i parlamentari Chiara Gribaudo (Vicepresidente gruppo PD alla Camera), che ha annunciato l’apertura del Mef all’incontro, per il quale si è adoperata, Galeazzo Bignami, Andrea De Bertoldi (FdI), che si è espresso anche per la consulta dei commercialisti parlamentari, Alberto Gusmeroli (Lega).

Una parziale apertura
Il Sottosegretario Baretta, pur riconoscendo che lo strumento degli Isa presenta ancora diverse criticità, ha comunicato l’impossibilità di dare seguito alla disapplicazione per l’anno 2018 (questa una delle richieste oggetto della mobilitazione di questa settimana).

Ha tuttavia annunciato l’apertura di un tavolo tecnico nei prossimi giorni, finalizzato ad un’interlocuzione con le associazioni allo scopo di rendere questo strumento adeguato e pienamente efficace.

Durante l’incontro sono stati evidenziati dalle associazioni il disagio della categoria e le istanze che hanno determinato l’astensione collettiva (consultazione, nella formulazione di norme in materia di competenza della categoria, semplificazione e riduzione degli adempimenti, ecc.).

I partecipanti, infine, oltre ad un concreto impegno sugli Isa, hanno chiesto il rispetto delle regole e dello Statuto del Contribuente, da porre quale principio elementare per la costruzione di un rapporto di piena fiducia tra cittadino e Stato.
 © Informati S.r.l. – Riproduzione Riservata
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