26 gennaio 2018

Ancora un recupero record dalla lotta all’evasione fiscale

Autore: ESTER ANNETTA

Già il 2016 era stato una anno record per la lotta all’evasione fiscale, che, con 19 miliardi di euro recuperati, aveva segnato il maggiore risultato mai conseguito.

Allora, tuttavia, il dato includeva anche gli incassi derivanti da attività di accertamento relativa alla voluntary disclosure 1 (quella, cioè, riferita alle violazioni commesse fino al 30 settembre 2014, il cui maggior numero, tra l’altro, aveva riguardato gli investimenti e le attività estere di natura finanziaria, alla cui emersione aveva contribuito la cosiddetta “collaborazione volontaria internazionale”), dalla quale erano derivati oltre 4,1 miliardi.

Il recupero record si è ripetuto, per il secondo anno consecutivo, anche per il 2017: di nuovo sono stati 19 i miliardi incassati dall’azione di recupero dell’evasione, ma – e tanto renderebbe il risultato ancora più apprezzabile e positivo – nella cifra non è conteggiato alcun ricavo da attività di voluntary.

Tra gennaio e novembre 2017 le entrate derivanti dall’attività di accertamento e controllo, riferite solo ai ruoli dei tributi erariali, si sono attestate su 10,226 miliardi di euro e presentano una crescita sostenuta rispetto allo stesso periodo del 2016 di +2,375 miliardi, pari al +30,3%.

Sono questi i dati anticipati dal Ministro dell’Economia, Luigi Casero, nel corso del VII Forum Tax 2018 tenutosi il 23 gennaio u.s. a Milano, l’ormai tradizionale evento organizzato da Wolters Kluwer – quest’anno in partnership con L’Economia del Corriere della Sera e con la collaborazione di ANDAF – che costituisce un’utile occasione per discutere con le principali istituzioni e con gli esponenti del mondo dei professionisti delle novità apportate dalla legge di Bilancio quale strumento mediante il quale, annualmente, vengono determinate le politiche di sostegno allo sviluppo delle imprese.

Per la verità, mancano ancora un documento ufficiale – che sarà pronto nei prossimi giorni, come ha riferito lo stesso Ministro – e la conferma definitiva dei dati; tuttavia il risultato positivo è certo e dimostra la continua crescita del recupero legato all’azione istituzionale di contrasto all’evasione fiscale.

Nel totale degli incassi conseguiti per il 2017 manca - come si accennava – la voce relativa all’attività di voluntary che ha riguardato solo lo scorso anno, ma, per contro, la cifra anticipata dovrebbe tener conto di quanto riscosso tramite il massiccio ricorso alla rottamazione delle cartelle esattoriali (grazie anche alla riapertura dei termini che, con il decreto sulla rottamazione bis, ha, peraltro, anticipato le previsioni di recupero tanto per il 2017 (5 miliardi) che per il 2018 (2,2 miliardi)); dell’introito derivato dalla chiusura della vertenza fiscale con Amazon (a riguardo si ricorda che, nell‘aprile scorso, il Nucleo di polizia Tributaria della Guardia di Finanza di Milano, contestando la stabile organizzazione della società in Italia, aveva accertato una presunta evasione da 120-130 milioni per il quinquennio 2011-2015, relativa a un giro d‘affari di 2,5 miliardi di euro. Il contenzioso fiscale che ne è scaturito con l’Agenzia delle Entrate si è concluso lo scorso 15 dicembre con la firma da parte di Amazon di un atto di adesione all‘accertamento con contestuale versamento di 100 milioni di euro al fisco italiano); dell’incremento di tasso di compliance.

Nel corso del forum è più volte emerso come la grandezza dei recenti risultati raggiunti nell’ambito della lotta all’evasione fondi le sue ragioni sul rapporto di fiducia e leale collaborazione fra Fisco e contribuente che ha costituito il fondamento della riforma fiscale introdotta dalla legge 11 marzo 2014, n. 23 e dai correlati provvedimenti. Il continuo e costante confronto fra Amministrazione finanziaria ed i cittadini giova al mantenimento della legalità e riduce anche la conflittualità ed il contenzioso tributario.

Decisivo, in tal senso, anche il ruolo della Guardia di Finanza, che, all’indomani della riforma, ha rimodulato la propria azione lungo due direttrici: il rafforzamento dell’attività di contrasto alle frodi, alle grandi evasioni ed all’economia sommersa, mirando soprattutto alle aziende di grandi dimensioni; il consolidamento di strumenti a favore dei contribuenti, quali le interlocuzioni preventive con l’Amministrazione ed il ravvedimento operoso.

Secondo tali indirizzi è stato pertanto formulato il “Manuale Operativo in materia di contrasto all'evasione e alle frodi fiscali”, pubblicato con la circolare n. 1/2018, con cui la Guardia di Finanza ha aggiornato le direttive operative finalizzate al contrasto dell'evasione, dell'elusione e delle frodi fiscali.

Già in vigore dal 1° gennaio u.s., il Manuale, difatti, da un lato, si focalizza sugli interventi diretti al contrasto delle grandi evasioni e delle manovre di pianificazione fiscale volte a concentrare capitali verso giurisdizioni off-shore; dall’altro, punta sulla collaborazione fisco-contribuente, attraverso la previsione di innovative procedure volte a garantire, in fase istruttoria, il contraddittorio tra le parti.

Sempre nell’ottica di favorire il dialogo tra cittadini ed amministrazione finanziaria si pone, infine, il riassetto dell’organizzazione interna dell’Agenzia delle Entrate, anch’esso annunciato nel corso del Forum dal Direttore dell’Agenzia delle Entrate, Ernesto Maria Ruffini, che ne ha indicato l’avvio nel corso della prossima settimana.

 © Informati S.r.l. – Riproduzione Riservata
Iscriviti alla newsletter
Fiscal Focus Today

Rimani aggiornato!

Iscriviti gratuitamente alla nostra newsletter, e ricevi quotidianamente le notizie che la redazione ha preparato per te.

Per favore, inserisci un indirizzo email valido
Per proseguire è necessario accettare la privacy policy