7 maggio 2025

L’Intelligenza Artificiale come strumento avanzato per il contrasto alle frodi IVA nell’Unione Europea

L'intelligenza artificiale diventa cruciale nella lotta alle frodi fiscali, potenziando i controlli sull'IVA per ridurre le perdite di gettito nell'UE.

Autore: Martina Giampà
L’intelligenza artificiale sta assumendo un ruolo sempre più centrale in molti settori, inclusa la lotta alle frodi fiscali. Il Parlamento europeo ha sottolineato la necessità di adottare l’IA per potenziare i controlli sull’IVA, una delle principali fonti di evasione nell’Unione Europea.

L’obiettivo è ridurre drasticamente le perdite di gettito, che ogni anno ammontano a decine di miliardi di euro, attraverso l’analisi avanzata dei dati e controlli incrociati più efficaci.

Spinta verso l'adozione dell'intelligenza artificiale e nuove proposte fiscali nel Parlamento europeo

Accanto alla spinta verso l’adozione dell’intelligenza artificiale, il Parlamento europeo sollecita l’attuazione celere del regime definitivo dell’IVA basato sul principio della tassazione nel Paese di destinazione, volto a garantire una maggiore equità fiscale e a ridurre le opportunità di elusione. Contestualmente, viene rilanciata la proposta di introdurre un numero di identificazione fiscale europeo univoco, strumento strategico per ottimizzare il monitoraggio delle operazioni transfrontaliere e rafforzare la cooperazione tra le autorità tributarie degli Stati membri.

Il contrasto delle frodi: un obiettivo primario per proteggere le finanze dell'Unione Europea

Il contrasto delle frodi è un obiettivo primario per evitare la compromissione delle finanze dell’Unione Europea, evidenziando un ruolo sempre più rilevante dell’EPPO. La cooperazione è essenziale per garantire la lotta antifrode e la Commissione viene incaricata di chiarire le competenze così da evitare sovrapposizioni operative o inefficienze.

Il Parlamento europeo, in particolare, afferma che la Commissione è invitata ad accelerare la revisione delle leggi per permettere una collaborazione diretta tra Eurofisc (un sistema di cooperazione fiscale tra gli Stati membri) e l'EPPO (l'ufficio europeo per la lotta alla frode). Inoltre, si incoraggia l'OLAF (l'agenzia antifrode europea) a sfruttare al massimo gli strumenti di assistenza tra paesi per scoprire le frodi doganali e IVA, e a segnalare prontamente i casi all'EPPO. Nel 2023, l'EPPO ha scoperto frodi IVA nel 20% delle indagini attive, rendendole il secondo tipo di reato più comune, subito dopo quelle sugli appalti pubblici. C'è preoccupazione per l'aumento della criminalità organizzata coinvolta in frodi IVA, spesso legata anche a reati gravi come il riciclaggio di denaro.
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