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Sempre più digitalizzazione, sempre più innovazione. In un periodo in cui il mercato creditizio stenta a fornire credito, le imprese, con lo scopo di reperire liquidità, fanno sempre più ricorso ai nuovi strumenti di finanziamento, tra cui il crowdfunding.
Si parla di equity crowdfunding quando, tramite l’investimento on-line, si acquista un vero e proprio titolo di partecipazione in una società: in tal caso, la “ricompensa” per il finanziamento è rappresentata dal complesso di diritti patrimoniali e amministrativi che derivano dalla partecipazione nell’impresa.
L’Italia è stato il primo paese a regolamentare questo tipo di finanziamento innovativo. Da quando è stato regolamentato, nel 2013, le campagne di crowdfunding lanciate in Italia sono circa 42, con 10 milioni di euro raccolti e circa 67 milioni di visitatori.
Ad oggi, in Italia, i portali di equity crowdfunding sono aumentati. Infatti basta visionare su internet e si possono già trovare, ma solo quelle autorizzate dalla Consob sono le piattaforme utilizzate in Italia.
Sul sito della Consob è possibile consultare l’elenco delle piattaforme attive in Italia, elencate in un apposito Registro.
Il Registro, tenuto dalla Consob, è composto da due sezioni:
Per tale motivo è importante innanzitutto fare un’analisi di base in modo da poter trarre delle indicazioni precise sul soggetto promotore della campagna, andando a verificare le informazioni basilari (indirizzo, numero di telefono, ecc.).
La cosa più importante, però, consiste nel verificare se il gestore del portale è iscritto o meno all’interno del Registro sopracitato. Infatti, se non risulta iscritto in nessuna delle due sezioni del citato Registro, è consigliabile non effettuare alcun investimento.
Come tutti gli investimenti, anche quelli che si sottoscrivono attraverso i portali on line, sono sottoposti a rischi.
I rischi possono essere molteplici, ad esempio, quello più ricorrente riguarda la perdita di tutto il capitale investito.
Ma naturalmente non finisce di certo qui. L’operazione di investimento non deve soffermarsi solo sulla mera azione di scelta e acquisto, ma è opportuno, e consigliabile, seguire l’andamento dell’investimento effettuato al fine di reperire sempre più informazioni possibili.
Per fare ciò, essendo diventati soci, è assolutamente necessario partecipare alla vita societaria della startup o PMI per la quale è stato effettuato l’investimento. Pertanto, è consigliabile entrare sempre in possesso di quei documenti che possono risultare poco interessanti e poco comprensibili (bilancio), ma che è opportuno leggere, al fine di poter comprendere il reale stato di salute della società per la quale l’investimento è stato fatto.
Tuttavia, tali documenti, non sono reperibili sul portale della piattaforma di crowdfunding, in quanto non vi è una norma che ne impone la pubblicazione. Pertanto, sarà cura dell’investitore andare a reperirli facendo riferimento direttamente al sito della società per la quale è stato sottoscritto lo strumento finanziario.
Altra cosa da non sottovalutare, infine, è verificare, nel tempo, se la società effettua aumenti di capitale attraverso altri portali, perché se non si esercita il diritto di opzione, si corre il rischio che il proprio investimento diminuisca alleggerendo la propria partecipazione alla vita societaria in termini di percentuale.
Dunque, prima di effettuare un investimento, in particolare tramite portali on line è sempre consigliabile seguire queste piccole indicazioni, evitando, così, che l’investimento vada male.