Scade oggi, 1 marzo, il termine per la presentazione, da parte dei lavoratori precoci, della domanda di certificazione dei requisiti necessari per beneficiare del pensionamento anticipato. Si tratta comunque di un termine non perentorio: le domande potranno anche essere presentate in data successiva, purché entro il 30 novembre 2018, salvo disponibilità residua di risorse da parte dell’INPS.
Novità 2018 - La Legge di bilancio 2018 ha incluso tra i lavoratori precoci anche coloro che si trovano in status di disoccupazione a seguito di cessazione del rapporto di lavoro per licenziamento, anche collettivo, dimissioni per giusta causa o risoluzione consensuale e hanno concluso integralmente la prestazione per la disoccupazione loro spettante da almeno tre mesi. Dall’1 gennaio 2018 è inoltre venuta meno la condizione che l’attività gravosa sia svolta in via continuativa. Per la maturazione del requisito è dunque sufficiente che il soggetto svolga o abbia svolto:
- negli ultimi dieci anni almeno sette anni di attività c.d. gravosa;
- negli ultimi sette almeno 6 anni di attività c.d. gravosa.
A tal fine è utile ricordare che la legge di bilancio 2018 ha aggiunto quest’anno nuove attività all’elenco di 11 già preesistenti:
- operai dell'agricoltura, della zootecnia e della pesca;
- pescatori della pesca costiera, in acque interne, in alto mare, dipendenti o soci di cooperative;
- lavoratori del settore siderurgico di prima e seconda fusione e lavoratori del vetro addetti a lavori ad alte temperature;
- marittimi imbarcati a bordo e personale viaggiante dei trasporti marini e in acque interne.
Per i lavoratori precoci che intendano usufruire del requisito agevolato dei 41 anni di contributi resta confermato il meccanismo di adeguamento all’incremento della speranza di vita previsto a decorrere dal 1° gennaio 2019.
Termini di presentazione della domanda - La domanda di riconoscimento delle condizioni per l’accesso al beneficio con decorrenza dal 1° gennaio 2018 deve essere presentata entro il 1° marzo.
Le domande presentate oltre tale termine, ma comunque non oltre il 30 novembre, sono prese in considerazione esclusivamente se all'esito del monitoraggio residuano le necessarie risorse finanziarie.
L’Istituto, effettuata la necessaria istruttoria e verifica dei dati, comunicherà l’esito:
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entro il 30 giugno per le domande di verifica delle condizioni presentate entro il 1° marzo;
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entro il 31 dicembre per le domande di verifica delle condizioni presentate entro il 30 novembre.
L’INPS ha fornito le istruzioni applicative in merito alle modifiche apportate dalla legge di Bilancio 2018 alla disciplina del pensionamento anticipato dei lavoratori precoci con il requisito di 41 anni di contributi (che sarà adeguato con gli aumenti relativi all’aspettativa di vita come previsto dalla normativa attuale, il prossimo adeguamento è previsto a gennaio 2019), a condizione che abbiano versato contribuzione per periodi di lavoro effettivo prestato per almeno 12 mesi prima del 19° anno di età.
Non si applicano, allora, i requisiti “canonici” per il pensionamento anticipato (per il 2017 pari a 42 anni e dieci mesi per gli uomini e 41 anni e dieci mesi per le donne).
Requisiti d’accesso - La disciplina si applica ai soggetti in possesso del requisito oggettivo e che si trovano in una delle seguenti condizioni:
- stato di disoccupazione per cessazione del rapporto di lavoro a seguito di licenziamento, anche collettivo, dimissioni per giusta causa o risoluzione consensuale senza percezione di Naspi da almeno tre mesi;
- assistenza da almeno sei mesi al coniuge o ad un parente o affine entro il secondo grado convivente affetto da handicap grave;
- riduzione della capacità lavorativa, accertata dalle competenti commissioni per il riconoscimento dell'invalidità civile, superiore o uguale al 74%;
- svolgimento di lavori usuranti o attività gravose.
Dopo la certificazione dei requisiti gli interessati possono inviare la domanda di pensione anticipata precoci, utilizzando sempre gli stessi mezzi, patronato o sito web dell’INPS.