18 aprile 2018

Opzione spesometro semestrale: da chiarire le modalità

Autore: Pasquale Pirone
Spesometro 2018 con opzione per la cadenza semestrale anziché trimestrale. A stabilirlo è il comma 2, lett. a), art. 1-ter D.L. n. 148/2017, dove espressamente si legge che “Con riferimento all'adempimento comunicativo di cui all'articolo 21, comma 1, del decreto-legge 31 maggio 2010, n. 78, convertito, con modificazioni, dalla legge 30 luglio 2010, n. 122 è in facoltà dei contribuenti trasmettere i dati con cadenza semestrale limitando gli stessi alla partita IVA dei soggetti coinvolti nelle operazioni, o al codice fiscale per i soggetti che non agiscono nell'esercizio di imprese, arti e professioni, alla data e al numero della fattura, alla base imponibile, all'aliquota applicata e all'imposta nonché alla tipologia dell'operazione ai fini dell'IVA nel caso in cui l'imposta non sia indicata in fattura”.

Le scadenze – Per il primo anno di applicazione, l’adempimento in commento ha rispettato una frequenza di invio “semestrale” con date frutto di continue proroghe. In particolare la comunicazione dei dati riferiti ai primi sei mesi dello scorso periodo d’imposta ha visto il termine ultimo cadere il 16 ottobre 2017; mentre lo spesometro riguardante la seconda parte dell’anno ha avuto scadenza il 6 aprile 2018. Quest’ultimo termine rappresentava anche il giorno ultimo entro cui poter inviare lo spesometro corretto riferito al primo semestre 2017 senza vedersi applicare la relativa sanzione di cui al comma 2-bis art. 11 D.lgs. 471/1997.

Per il 2018, invece, l’adempimento rispetta una scadenza trimestrale, ma come detto, il legislatore prevede la possibilità per il contribuente di scegliere la trasmissione semestrale. L’invio trimestrale vede coinvolte le seguenti date (salvo eventuali proroghe):
  • Primo trimestre: 31 maggio 2018;
  • Secondo trimestre: 30 settembre 2018;
  • Terzo trimestre: 30 novembre 2018;
  • Quarto trimestre: 28 febbraio 2019.

Il terzo trimestre va al 1 ottobre, dato che il 30/09 cade di domenica, facendo, quindi, slittare l’invio al primo giorno lavorativo successivo.

L’opzione semestrale - Il comma 2 del citato art. 1-ter D.L. 148/2017, stabilisce, dunque, la “facoltà” dello spesometro 2018 “semestrale”, ma non definisce le modalità di esercizio della predetta opzione e ad oggi nemmeno l’Agenzia delle Entrate si è espressa in merito.

È possibile, dunque, desumere, salvo eventuali successive smentite, che, così come per l’esercizio di altre opzioni fiscali, sia ritenuto sufficiente, in tal senso, il comportamento concludente del contribuente. Questi, pertanto, effettuerebbe la scelta, saltando le scadenze del 1° e 3° trimestre. Infatti, secondo quanto si legge anche sul sito istituzionale della stessa Amministrazione finanziaria, nel caso di scelta per l’invio semestrale, le scadenze ricadono, rispettivamente, con quelle previste per il II e IV trimestre. In altre parole, lo spesometro riferito al primo semestre di quest’anno andrà trasmesso entro il 1° ottobre, e quello riguardante i restanti sei mesi andrà inviato entro il 28 febbraio del prossimo anno.

È altresì probabile che la scelta andrà poi comunicata nel Modello IVA/2019 da presentarsi entro il 30 aprile 2019. È, infine, comunque necessario ribadire che quanto esposto è uno scenario possibile ma non certo, visto che, come detto fino ad oggi l’Agenzia delle Entrate, non ancora si è pronunciata con chiarimenti al riguardo.
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