27 ottobre 2021

Publishing fee: disciplina IVA

Autore: Redazione Fiscal Focus
La publishing fee non può essere soggettata all’aliquota IVA del 4% in quanto non rientra tra le fattispecie previste dai nn.18) e 35) della Tabella A, Parte II, allegata al Decreto IVA.

Tale chiarimento è stato fornito dall’Agenzia delle Entrate con la risposta a interpello n. 701/2021.

In merito, si precisa che il Compact è un’offerta “Read&Publishing” caratterizzata da una componente di accesso (Reading) e da una componente pubblicazione articoli in OA (Publishing), per ognuna delle quali è previsto il versamento di un’apposita fee, su base annuale.

Il tema in esame è il trattamento IVA, in termini di aliquota applicabile, della Publishing fee, cioè della quota annuale che nel caso in esame il Committente italiano versa all’Editore estero per vedersi garantita la possibilità di pubblicare un determinato numero di articoli in open access a un costo determinato, che varia in base allo “stock” di articoli prescelto.

Analizzando nel dettaglio il Compact, dall’allegato della lettura 7 è possibile desumere che la Publishing fee:
  • alimenta il fondo APC dal quale gli autori aventi diritto possono attingere per pubblicare gli articoli idonei in riviste OA. La pubblicazione di un articolo non idoneo, così detto Articolo Standard, non è addebitata al Fondo APC, ma a parte;
  • un articolo è ritenuto idoneo quando ha superato il “vaglio” del Comitato di esperti, che ne vaglia tra l’altro l’originalità in termini di nuovi risultati. Si differenziano dagli articoli di rassegna o standard in quanto questi ultimi si limitano a interpretare risultati precedentemente pubblicati;
  • non obbliga l’editore né qualsiasi altro soggetto, anche terzo, responsabile delle decisioni editoriali di una determinata rivista ad accettare o pubblicare un articolo inviato da un autore avente diritto. Il processo di pubblicazione rientra interamente nella discrezionalità dei soggetti responsabili.

Da tali premesse si evince che la Publishing fee (Quota Publishing, APC Rate o Article Charge) rappresenta il corrispettivo pagato dal sottoscrittore per acquistare il diritto a pubblicare un numero predeterminato di articoli idonei sulle riviste AO dell’editore e che va a ricoprire tutti i costi di pubblicazione (organizzazione e gestione della peer – reviewed, produzione di articoli in pdf e altri formati, diffusione della pubblicazione in diverse sedi).

Si ribadisce, dunque, che tale fee non può essere assoggettata all’aliquota IVA del 4% poiché non rientra tra le fattispecie previste dai nn. 189 e 35) della Tabella A, Parte II, allegata al Decreto IVA. A tal proposito, la circolare 24 luglio 2014, n. 23/E, paragrafo 3, chiarisce che lo scopo di tali disposizioni è quello di favorire la diffusione dei prodotti editoriali, agevolandone la commercializzazione e l’acquisto, anche mediante contratto d’opera, appalto e simili e la realizzazione/produzione degli stessi, limitando nello stesso tempo la formazione di crediti IVA in capo agli operatori del settore.
 © Informati S.r.l. – Riproduzione Riservata
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