27 ottobre 2018

Commercialisti, Dichiarazioni Ferrari (AIDC) su riforma Ordinamento Professionale

Comunicato stampa AIDC

Ferrari (Pres. AIDC): “Soddisfazione per accoglimento nostre osservazioni su Specializzazioni e riconoscimento di incaricato di pubblico servizio”

“Esprimiamo soddisfazione per l’accoglimento delle osservazioni di AIDC sulla proposta di riforma dell’Ordinamento Professionale e, tra esse, in particolare il riconoscimento della previsione del ruolo di incaricato di pubblico servizio nello svolgimento delle nostre attività professionali”. E’ quanto ha dichiarato Andrea Ferrari, Presidente dell’Associazione Italiana Dottori Commercialisti (AIDC), in merito alla proposta di modifica dell’Ordinamento Professionale, espressa ieri nel corso dell’Assemblea dei Presidenti degli ordini. “Riteniamo che tale concetto possa essere ulteriormente valorizzato nel contesto della riforma trovando collocazione per una successiva individuazione delle potenziali declinazioni del ruolo di incaricato di pubblico servizio nell’ambito dei vari spazi di intervento, con le singole Autorità, Enti e Ministeri competenti”.


“Specializzazioni e riconoscimento di incaricato di pubblico servizio sono due facce della stessa medaglia”, ha detto il Presidente Ferrari. “A fronte del conseguimento di specializzazioni spendibili nei confronti di privati e delle aziende, infatti deve essere riconosciuto e ben delineato il ruolo di incaricato di pubblico servizio nei confronti della Pubblica Amministrazione. E’ giusto, quindi, specializzarsi, ma tenendo in debita considerazione i possibili mercati in cui operare, senza ulteriormente consentire la proliferazione di elenchi e pseudo albi ad opera di istituzioni più o meno autorevoli”.


Per il Presidente AIDC “le sedi istituzionali dei Dottori Commercialisti devono essere l’unico riferimento, per il cittadino e per la Pubblica Amministrazione, per tutte le funzioni svolte dagli iscritti. Sul tema della specializzazione dobbiamo dunque fare chiarezza una volta per tutte: siamo tanti, siamo uniti, ma siamo diversi e dobbiamo far emergere le differenze. La consulenza è una cosa seria e non può essere confusa con la competenza. Per noi di AIDC ben vengano le specializzazioni, ma come naturale continuazione di un percorso universitario specialistico, così come peraltro avviene da sempre nelle altre professioni”.


“Ribadiamo, esprimendo accordo con quanto detto dal Presidente dell’Unione Giovani, che non può esservi specializzazione senza il completamento del percorso formativo di base, costituito da laurea specialistica o a ciclo unico e conseguente esame di Stato. In nessun caso, perciò, l’esperienza potrà essere sostitutiva della preparazione, di grado post-universitario, che una specializzazione deve necessariamente presupporre. In tal senso le Scuole di Alta Formazione possono essere uno strumento concorrente con la formazione universitaria, purché strutturate secondo pari criteri accademici e scientifici, ma mai preordinato o privilegiato rispetto a questa”.


Sul tema delle incompatibilità “come AIDC riteniamo che il tema debba essere risolto secondo le indicazioni della Cassa di Previdenza dei Dottori Commercialisti, ricordando soltanto che il limite del doppio mandato è da sempre una regola funzionante nelle associazioni sindacali virtuose come AIDC ed UNGDEC, ed ha dimostrato che non sia un dramma un ricambio rapido dei vertici apicali, ma anzi segno di democraticità, partecipazione e coinvolgimento. Infine, riteniamo che debba porsi il tema della rappresentanza di genere, ben più importante a nostro avviso della mera rappresentanza territoriale. Qualsiasi proposta di riforma dovrà perciò tener conto delle esigenze, ormai diffuse, nella società”.


“Sosteniamo da sempre – conclude Ferrari – che la riforma dell’Ordinamento Professionale è patrimonio dell’intera categoria. L’auspicato allargamento del dibattito alle associazioni sindacali sta consentendo di arrivare ad un testo articolato e rappresentativo di diverse istanze. C’è ancora lavoro da fare, ma come sempre AIDC offrirà il suo contributo di idee e proposte per il bene dei dottori commercialisti italiani”.
 © Informati S.r.l. – Riproduzione Riservata
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