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Il Consiglio Nazionale dei Dottori Commercialisti e degli Esperti Contabili ha pubblicato il documento “Proposte di disposizioni correttive e integrative, da emanare ai sensi dell’articolo 1, comma 6, della legge 9 agosto 2023, n. 111, dei decreti legislativi di attuazione della riforma tributaria”, che, come si evince dal titolo stesso, propone alcune disposizioni correttive e integrative dei decreti legislativi di attuazione della riforma tributaria ad oggi emanati. In particolare, le proposte riguardano i seguenti decreti legislativi:
Le proposte sono esposte separatamente per ciascun decreto legislativo finora pubblicato e, quando necessario, sono state redatte in forma di emendamenti, corredati da una relazione illustrativa, per facilitare i lavori di esame e l’eventuale approvazione.
Il Presidente del Consiglio Nazionale Elbano de Nuccio ha affermato “dopo la prima fase di attuazione della riforma che ha già visto l’emanazione di ben 14 decreti attuativi, riteniamo importante che si proceda con un’attività di perfezionamento delle norme. In questo contesto, con il consueto spirito propositivo, abbiamo elaborato proposte mirate, tra l’altro, ad un’ulteriore razionalizzazione e semplificazione degli adempimenti e del calendario fiscale. In ambito IVA e di composizione negoziata della crisi di impresa, abbiamo elaborato una proposta che, conciliando l’obiettivo del risanamento dell’impresa con la necessità di evitare abusi, consenta all’imprenditore di essere esentato dall’annotazione delle note di variazione IVA ricevute dai creditori e al versamento della connessa imposta”.
“Le proposte hanno lo scopo di superare alcune criticità che sono già emerse e, al contempo, di migliorare la portata delle norme, dallo statuto dei diritti del contribuente all’accertamento e al processo tributario, dalle imposte dirette e IVA al regime sanzionatorio. Di rilievo è anche la proposta che mira ad escludere i curatori delle eredità giacenti dai soggetti tenuti al pagamento delle imposte nelle more dell’accettazione dell’eredità. Affrontiamo anche il tema del concordato preventivo biennale a partire dalla prossima scadenza per l’adesione del 31 luglio che rischia di congestionare l’attività degli studi professionali nel periodo di più intenso lavoro a discapito degli obiettivi che si pone l’istituto, proponendo l’allineamento della scadenza con quella per la presentazione delle dichiarazioni dei redditi”, queste, invece, le parole di Salvatore Regalbuto, Consigliere Tesoriere con delega alla fiscalità.