19 febbraio 2022

Diamoci delle priorità

Autore: Antonio Gigliotti e Paolo Iaccarino
Le nostre battaglie sono semplicemente sbagliate. Mentre l’Agenzia delle Entrate continua imperterrita a ignorare le istanze di sgravio e annullamento, quando piccoli e grandi ostacoli burocratici emergono dal nulla, non preventivati né preventivabili, noi rivendichiamo il contenzioso in presenza, come se la sua negazione per ulteriori due mesi fosse il male del secolo.

Sgombriamo il campo da considerazioni tendenziose. L’attività di assistenza espletata dal professionista di base è un servizio indispensabile per la quasi totalità della popolazione. Causa un sistema normativo caotico e complesso, il professionista del settore tributario svolge una funzione di cerniera in assenza della quale l’intero sistema si dissolverebbe. Più che intermediari, colonne portanti dell’Amministrazione Statale, donne e uomini senza i quali anche pagare una delega F24 risulterebbe troppo difficile. Una specie, ormai rara, da tutelare.

In questo percorso accidentato l’ostacolo è all’ordine del giorno. Questa volta protagonista è l’Agenzia delle Entrate Riscossione. Accade quanto segue: il contribuente riceve una cartella di pagamento e, diligentemente, presenta un‘istanza di rateazione nonostante il termine fissato per il pagamento sia stato allungato. Comportamento apprezzabile, tranne che dall’Amministrazione Finanziaria. A fronte della richiesta, infatti, il contribuente vede negarsi la rateazione, nel senso che l’Agente non la ritiene ricevibile, in quanto l’atto, con somma sorpresa del contribuente, risulta sospeso. Il contribuente, spiazzato, non riceve alcuna risposta, nonostante i numerosi solleciti e richieste di chiarimento. L’atto è sospeso, lo dice il computer, e non è possibile fare altro.

Lo stesso accade con le istanze di sgravio/annullamento/revisione, tanto di moda nei mesi che hanno seguito la riapertura della riscossione. Non esiste, ormai, certezza che la pec del professionista delegato alla risoluzione del problema riceva risposta. Lo stesso, sotto diversa veste, accade con i Civis le cui risposte si rivelano spesso evasive, inadeguate, di mero stile. Virtuosismi che non risolvono la questione e impongono al professionista incaricato un’ulteriore attività che si sarebbe potuta evitare. Frustrazione che alimenta ulteriore frustrazione.

Tutto questo è figlio del Fisco telematico. La sua burocrazia, che si manifesta nei silenzi della Pubblica Amministrazione a fronte di procedure totalmente automatizzate, è un arma letale per la professione contabile e tributaria. Non sarà forse che la vera “malattia" del secolo sia proprio questa?

In fondo, pensandoci bene, tutte le difficoltà operative che hanno oberato gli studi professionali sono nate proprio con l’informatizzazione delle procedure. Un processo tutto a discapito dei professionisti, caricati di scadenze che prima erano dell’Amministrazione Finanziaria. Un sistema così squilibrato da non prevedere un obbligo di risposta a carico dell’Agenzia delle Entrate quando è il contribuente ad avere necessità. Burocrazia che alimenta altra burocrazia, fatta di ricorsi tributari inutili. Burocrazia che alimenta la disperazione del contribuente, colpito ingiustamente da una richiesta illegittima, e del suo professionista, al quale viene sottratto il tempo che poteva essere impiegato in attività più profittevoli o, banalmente, alla propria famiglia.

Dopo il risultato ottenuto con la normativa della malattia del professionista, insieme alla lotta per le pari opportunità, che non sia semplicemente una questione di poltrone, ma l’opportunità di conciliare davvero le esigenze lavorative con quelle familiari, non possiamo continuare a dimenticare le esigenze dei professionisti di base, le necessità quotidiane, quelle operative, quelle che, se irrisolte, sottraggono irrimediabilmente la nostra serenità.

Per questo possiamo affermare senza timore di essere smentiti: nella nostra lotta diamoci delle priorità. La prossima deve essere quella a favore di un sistema di revisione degli atti tributari con obbligo di risposta motivata.
 © Informati S.r.l. – Riproduzione Riservata
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