25 marzo 2023

Il confronto vincente

Autore: Paolo Iaccarino
L’approvazione del testo della legge delega per la riforma fiscale, che accoglie tutte le istanze presentate dal Consiglio Nazionale dei Commercialisti, come l’assoluta condivisione da parte del Governo delle disposizioni di interpretazione autentica avanzate dallo stesso Consiglio Nazionale nel corso nell’iter di conversione del Decreto Legge n. 11 del 2023 in tema di cessione del credito, hanno rappresentato due banchi di prova dai quali la categoria, complessivamente intesa, esce vincitrice.

C’era stato un indubbio cambio di passo, oggi raccogliamo i primi risultati. Impossibile non apprezzare il lavoro svolto dal Consiglio Nazionale, soprattutto nel metodo. Con particolare riferimento alla conversione in Legge del Decreto “blocca cessioni”, l’approvazione dell’emendamento che prevede l’introduzione dell’articolo 2-bis “Norme di interpretazione autentica” apre uno scenario nuovo nei rapporti fra i rappresentanti di categoria e la politica chiamata a regolare e riformare l’ordinamento tributario. L’accoglimento delle istanze del Consiglio Nazionale dei Commercialisti, che trovano nel predetto articolo la migliore sintesi, è la dimostrazione lampante dell’importanza di una presenza costante ai tavoli in cui le decisioni vengono assunte e di un confronto costruttivo con l’esecutivo.

In questo senso, allora, i principi di revisione dello statuto dei diritti del contribuente (articolo 4 del testo di legge delega), che vorrebbero sostituire la funzione informativa dell’interpello con provvedimenti interpretativi di carattere generale, diventa l’occasione per compiere un passo ulteriore per migliorare l’interlocuzione, oggi pressoché assente, fra ordini professionali, associazioni di categoria e Amministrazione finanziaria. Sia nella fase di predisposizione dei Decreti Legislativi attuativi della riforma, che successivamente con riguardo all’ordinaria attività interpretativa, è necessario istituire un tavolo tecnico permanente fra professionisti, MEF e Amministrazione finanziaria affinché, per il futuro, l’attuale prassi dell’Agenzia delle Entrate sia sostituita, davvero, da documenti di interpretazione normativa, condivisi dai principali operatori del settore.

Si otterrebbero due risultati, il primo per la categoria, il secondo per la collettività. Da un lato i Commercialisti potrebbero rinnovare la propria immagine, non più semplici postini telematici, ma ingranaggio del meccanismo di produzione e interpretazione delle disposizioni normative in campo tributario; dall’altro i contribuenti potrebbero beneficiare, finalmente, di documenti interpretativi equilibrati, nei quali il confronto fra le parti possa precedere lo scontro, al contrario di quanto accada oggi.
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