22 ottobre 2022

Professionisti al centro

Autore: Paolo Iaccarino
Finalmente parleremo la stessa lingua e non ci sentiremo più emarginati. La proposta di nomina di Giancarlo Giorgetti al Ministero dell’Economia e delle Finanze e di Marina Calderone al Ministero del Lavoro e Politiche Sociali rappresenta una svolta epocale. I nostri principali interlocutori, commercialista il primo, consulente del lavoro la seconda, potranno comprendere finalmente l’istanza, a volte disperata, della categoria.

Non è semplicemente un buon auspicio, la possibilità, oggi più concreta, di interloquire direttamente con le strutture ministeriali che, più da vicino, interessano l’attività quotidiana di commercialisti e consulenti del lavoro. È la grande occasione per una grande fetta di professionisti italiani di imporre la propria presenza ed esercitare un’attività di confronto imprescindibile per la reale soluzione dei problemi.

Se nasci professionista, anche se arrugginito dall’attività politica o di categoria, difficilmente dimentichi le difficoltà incontrate nell’esercitare l’attività professionale, piccole o grandi che siano. Se hai mosso i primi passi vivendo l'infinita burocrazia che contraddistingue le nostre attività difficilmente resti insensibile ai piccoli miglioramenti che possono semplificare davvero il lavoro e rendere paritetico il confronto fra il singolo professionista e l’Amministrazione Statale.

Orbene, se alla storia personale, indissolubilmente legata alle esigenze di commercialisti e consulenti del lavoro, si unirà una discreta dose di buona disponibilità da parte dei futuri ministri nell’ascoltare e, per quanto possibile, accogliere le istanze delle categorie, vi sono tutti gli ingredienti per tornare a parlare di semplificazione, quella vera, che parte dalla “base” per ritrovare nella “base” il proprio definitivo apprezzamento. Non quella finta semplificazione che nasce nelle stanze dei ministeri per restare a beneficio esclusivamente di questi ultimi.

Bene. La nostra strategia non cambia, anzi. Ora che abbiamo una sponda sulla quale esercitare pressione vi è un motivo in più per assicurare la nostra presenza costante, costruttiva, a difesa dei nostri interessi e, di conseguenza, quelli dell’intera collettività. Presidiare ogni palcoscenico, a maggior ragione oggi dove la politica, complici i nostri colleghi Ministri, ci vedrà con meno indifferenza rispetto al passato.
 © Informati S.r.l. – Riproduzione Riservata
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