6 giugno 2023

Ddl Made in Italy: un pacchetto ricco di misure per l’agricoltura

Autore: Cinzia De Stefanis
Fondi alle imprese agricole femminili, lotta all’italian sounding, aiuti per il miglioramento genetico delle razze animali e per la pastorizia e promozione dei distretti agroalimentari. Queste alcune delle misure contenute nel disegno di legge sul Made in Italy approvato dal Consiglio dei Ministri del 31 maggio 2023, in materia di agricoltura.

Sistema facoltativo di certificazione per i ristoranti italiani all’estero -Istituzione di un nuovo sistema facoltativo di certificazione per i ristoranti italiani all’estero per promuovere l’utilizzo di ingredienti di qualità e di prodotti appartenenti alla tradizione enogastronomica italiana e a denominazione di origine, che vengono protette anche attraverso un fondo per il supporto alle azioni giudiziarie e stragiudiziali intraprese dalle imprese a tutela dell’identità nazionale dei prodotti. La finalità della nuova disposizione normativa è quella di sostenere gli esercizi di ristorazione che offrono all’estero prodotti enogastronomici effettivamente conformi alle migliori tradizioni italiane all’estero e di contrastare l’utilizzo speculativo dell’italian sounding. Il fenomeno dell’italian sounding ha raggiunto un valore di 120 miliardi di euro, il doppio del valore dell’export di cibo tricolore, togliendo spazio sui mercati esteri alle vere specialità nazionali.

I ristoratori situati all’estero possono chiedere la certificazione distintiva di “ristorante italiano nel mondo”. La certificazione è rilasciata, su istanza del ristoratore, da un ente certificatore accreditato presso l’organismo unico di accreditamento nazionale italiano, sulla base di una tariffa approvata e di un disciplinare adottato con decreto del Ministro delle imprese e del made in Italy, di concerto con il Ministro dell’agricoltura e della sovranità alimentare e forestale e del Ministro degli affari esteri e della cooperazione internazionale, che individua i requisiti e le specifiche per il rilascio della certificazione stessa, con particolare riferimento all’utilizzo di ingredienti di qualità e di prodotti appartenenti alla tradizione enogastronomica italiana, a denominazione di origine protetta, a indicazione geografica protetta, a denominazione di origine controllata, a denominazione di origine controllata e garantita e a indicazione geografica tipica.

La certificazione ha la durata di tre anni dalla data del rilascio ed è rinnovabile su richiesta. La domanda di rinnovo può essere presentata a decorrere da tre mesi antecedenti la scadenza della certificazione.

Valorizzazione della biodiversità, delle pratiche tradizionali e del paesaggio rurale -Un fondo da 3 milioni di euro, sempre per gli anni 2024 e 2025, viene istituito per la valorizzazione della biodiversità e del miglioramento genetico delle specie e razze animali allevate in Italia.
Una parte sarà riservata agli allevamenti di ovini che non hanno la possibilità di accedere all'aiuto previsto dall'eco-schema 1, livello 2, attivato nell'ambito del Piano strategico della Pac. Presso il Ministero dell'agricoltura, della sovranità alimentare e delle foreste è istituito l'Osservatorio nazionale per la tutela della transumanza e la promozione dell'allevamento zootecnico estensivo, quali pratiche agricole tradizionali connesse all'allevamento zootecnico volte al miglioramento del paesaggio rurale e della biodiversità, alla prevenzione del dissesto idrogeologico e degli incendi, al mantenimento di un tessuto rurale vitale.

Distretti del prodotto tipico italiano - Altri 2 milioni di euro sono destinati per il 2024 e il 2025 ai “Distretti del prodotto tipico italiano”, con l'obiettivo di promuovere e sviluppare le filiere agroalimentari italiane, valorizzando le produzioni locali e garantendo la l'autenticità dei prodotti tipici italiani. Il riconoscimento del distretto avviene su proposta della proposta della Regione o della Provincia autonoma interessata secondo criteri che tengano conto della rappresentatività del prodotto sul territorio, della potenzialità di sviluppo territoriale e del ruolo strategico del prodotto nell’ambito della filiera produttiva.

Si definiscono “Distretti del prodotto tipico italiano” l’insieme dei sistemi produttivi locali caratterizzati dalla sinergia di soggetti che si aggregano per la produzione di uno specifico prodotto agricolo e/o agroalimentare a valenza fortemente territoriale, al fine della sua valorizzazione e promozione del prodotto tipico italiano nei mercati nazionali e internazionali.

È concesso un contributo a fondo perduto, pari a 20.000 di euro per ciascun Distretto, a valere sulle risorse del Fondo di cui al comma 1, per lo studio di fattibilità contenente gli elementi di valutazione di cui al comma 4, da presentare a supporto della proposta di riconoscimento del Distretto da parte del Ministro dell’agricoltura, della sovranità alimentare e delle foreste.

Contrassegno per il made in Italy - Adozione di un contrassegno ufficiale di attestazione dell’origine italiana delle merci, di cui è vietato a chiunque l’uso, da solo o in congiunzione con la dizione «made in Italy», fuori dei casi consentiti. Ai fini della tutela e promozione della proprietà intellettuale e commerciale dei beni prodotti nel territorio nazionale e di un più efficace contrasto alla falsificazione le imprese che producono beni sul territorio nazionale ai sensi della vigente normativa comunitaria, possono, su base volontaria, apporre sui predetti beni il contrassegno. Il contrassegno, in ragione della sua natura e funzione è carta valori ai sensi della legge 13 luglio 1966, n. 559, ed è realizzato con tecniche di sicurezza o con impiego di carte filigranate o similari o di altri materiali di sicurezza ovvero con elementi o sistemi magnetici ed elettronici in grado, unitamente alle relative infrastrutture, di assicurare un'idonea protezione dalle contraffazioni e dalle falsificazioni.

Imprese femminili - Per l’imprenditoria femminile viene istituita una riserva per il 2024 per un importo fino a 15 milioni di euro, per le misure dell’autoimprenditorialità. È istituita un’apposita riserva, per un importo fino a 15 milioni di euro, destinata al finanziamento, per l’anno 2024, degli interventi alle imprese a prevalente partecipazione femminile.

Osservatorio nazionale - Inoltre, viene creato un Osservatorio nazionale, presso il Masaf, per mantenere e valorizzare le infrastrutture storiche e paesaggistiche utilizzate dagli animali negli spostamenti per la transumanza, la monticazione e l'alpeggio.

Ulteriori misure di sostegno sono previste per il settore fieristico nazionale, con finanziamenti specifici alle imprese e incentivi per iniziative di coordinamento strutturale e organizzativo per aumentare la presenza all'estero degli operatori fieristici.

Nutrinform battery - Sostegni anche per la corretta informazione del consumatore sulle fasi di produzione della pasta di qualità, sul sistema di etichettatura Nutrinform battery promosso dall’Italia come alternativa al Nutriscore.

Liceo del Made in Italy - Il ddl istituisce inoltre il Liceo del Made in Italy. Una novità positiva con il settore agroalimentare che rappresenta la perfetta sintesi di economia, lavoro, salute, cultura, storia e ambiente. Dietro ogni prodotto alimentare 100% italiano c’è un territorio, una storia, una tradizione culturale, una abilità che bisogna sapere raccontare e difendere anche sul fronte scolastico con corsi di studio mirati.
 © Informati S.r.l. – Riproduzione Riservata
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