5 marzo 2024

Florovivaismo: approvata alla camera la legge delega

Autore: Cinzia De Stefanis
Un marchio unico e dedicato per le imprese florovivaistiche che garantisca le produzioni nazionali, in conformità alla regolamentazione europea e internazionale. Definizione delle figure professionali che operano nel comparto florovivaistico, compresi i settori del verde urbano e periurbano, nonché i parchi e i giardini storici, prevedendo il loro inquadramento nel sistema di classificazione delle professioni dell’Istat. La Camera dei deputati nei giorni scorsi ha approvato il disegno di legge delega al Governo per la disciplina, la promozione e la valorizzazione delle attività del settore florovivaistico.

La legge si compone di cinque articoli e impegna il Governo ad adottare entro 24 mesi disposizioni integrative e correttive dei medesimi decreti legislativi.

Principi della delega -Il Governo nell’esercizio della delega si attiene ai seguenti principi e criteri direttivi:
  • disciplinare l’articolazione della filiera florovivaistica comprendendo sia le attività agricole che le attività di supporto alla produzione;
  • definire l’attività agricola florovivaistica in linea con quanto disposto dall’articolo 2135 del codice civile e dal Dlgs 29 marzo 2004, n. 99, relativo alle disposizioni in materia di soggetti e attività, integrità aziendale e semplificazione amministrativa in agricoltura, nonché prevedere l’applicazione dei contratti di coltivazione ai diversi comparti del settore;
  • prevedere un coordinamento nazionale che fornisca misure di indirizzo al settore anche mediante l’istituzione di un Ufficio per la filiera del florovivaismo, di livello non generale, presso il Ministero dell’agricoltura, della sovranità alimentare e delle foreste, al fine di garantire l’efficace gestione del settore e la valorizzazione delle attività;
  • prevedere strumenti di coordinamento finalizzati ad adottare atti di indirizzo e coordinamento;
  • prevedere l’elaborazione, con cadenza quinquennale, di un Piano nazionale del settore florovivaistico, quale strumento programmatico e strategico, da adottare in coordinamento con la strategia nazionale del verde pubblico;
  • prevedere che il Piano nazionale individui, tra le altre proposte, azioni innovative per la comunicazione e la promozione dei prodotti, nonché per la competitività e lo sviluppo delle aziende florovivaistiche, tenendo in considerazione la peculiarità delle stesse;
  • predisporre un sistema di rilevazione dei dati statistici del settore a cadenza annuale;
  • pianificare e istituire, a livello nazionale, piattaforme logistiche per macroaree, ai fini della distribuzione e movimentazione efficiente dei prodotti della filiera florovivaistica verso l’Unione europea ed i Paesi terzi, tenendo conto dell’attuale collocazione dei distretti florovivaistici e dei mercati;
  • prevedere misure di riconversione degli impianti serricoli, destinati al florovivaismo, in siti agroenergetici e l’incremento della loro efficienza energetica, nonché della sostenibilità ambientale, al fine di contrastare il relativo degrado ambientale e paesaggistico;
  • operare una ricognizione dei marchi nazionali esistenti al fine di certificare il rispetto di standard di processo e prodotto, eventualmente promuovendo, a cura del Ministero dell’agricoltura, della sovranità alimentare e delle foreste, un marchio unico distintivo, che garantisca le produzioni nazionali, in conformità alla regolamentazione europea e internazionale, e previa adozione di disciplinari di qualità e confezionamento dei prodotti floricoli e vivaistici ornamentali da interno e da esterno ovvero destinati all’arredo urbano nonché forestali;
  • disciplinare i Centri per il giardinaggio e definire la loro collocazione all’interno della filiera florovivaistica;
  • definire le figure professionali che operano nel comparto florovivaistico, compresi i settori del verde urbano e periurbano, nonché i parchi e i giardini storici, prevedendo il loro inquadramento nel sistema di classificazione delle professioni dell’ISTAT;
  • promuovere l’attivazione di ulteriori percorsi formativi presso gli ITS Academy coerenti con l’ambito tecnologico di riferimento e, mediante corsi di specializzazione, presso le Facoltà di agraria, previa eventuale concertazione con le altre Autorità competenti;
  • favorire l’aggregazione tra produttori attraverso la semplificazione delle procedure volte alla costituzione di Organizzazioni di Produttori del settore;
  • prevedere specifici criteri di premialità per le aziende florovivaistiche nell’ambito dei Piani di Sviluppo Regionale in accordo con la Conferenza Stato-Regioni;
  • prevedere le condizioni per la produzione di materiali forestali di moltiplicazione nei vivai di proprietà privata, ai fini di supportare le attività di rimboschimento, ricostituzione forestale e restauro, forestazione urbana e di perseguire gli altri fini forestali;
  • includere anche il vivaismo orticolo e frutticolo ai fini della produzione e della moltiplicazione di materiale vegetale certificato, per favorire investimenti nell’innovazione varietale dell’agroalimentare nazionale.
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