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Finalmente quel momento è arrivato. Dal 3 agosto 2026 la carta d’identità cartacea non avrà più valore. A sostituirla in via esclusiva sarà la Carta d’Identità Elettronica (CIE), che diventa l’unico documento di riconoscimento valido in Italia e per l’espatrio nei Paesi che la accettano. Questa transizione ovviamente non è solo un passaggio tecnologico: rappresenta un tassello essenziale nel percorso verso identità più sicure, servizi pubblici digitali più accessibili e procedure di controllo più efficienti.
La scelta nasce dall’esigenza di allineare l’Italia agli standard europei sulla sicurezza dei documenti di riconoscimento. La CIE, grazie al microchip e agli elementi anticontraffazione, offre garanzie superiori rispetto al vecchio formato cartaceo, notoriamente più esposto a furti d’identità e falsificazioni.
In questa prospettiva, la fine della carta tradizionale è il naturale approdo di un percorso già avviato da anni e oggi non più rinviabile.
Il 3 agosto 2026 segna un confine netto. Da quel giorno la carta cartacea cessa di essere valida, anche se sul documento è riportata una scadenza successiva.
Allo sportello di un ufficio pubblico, in banca, in ospedale o in qualunque circostanza che richieda un documento d’identità, la carta cartacea non potrà più essere accettata. Lo stesso vale per i viaggi: all’estero non sarà più utilizzabile come titolo di espatrio, neppure nei Paesi che in passato l’avevano ammessa.
Chi possiede ancora la carta cartacea non deve attendere l’ultimo giorno. La Carta d’Identità Elettronica può essere richiesta al Comune di residenza anche prima della scadenza del documento in uso.
La procedura è ormai standardizzata: si prenota tramite i canali messi a disposizione dal Comune, ci si presenta allo sportello con una fotografia recente, la tessera sanitaria e il vecchio documento, oppure la denuncia in caso di smarrimento o furto.
L’acquisizione dei dati biometrici è rapida e la CIE viene recapitata secondo le modalità indicate dal Comune, spesso direttamente a domicilio. Costi e tempi di consegna possono variare da un’amministrazione all’altra, motivo in più per muoversi con anticipo e non concentrare le richieste a ridosso della scadenza nazionale.
Il formato cartaceo non scompare del tutto, ma resterà confinato a situazioni di effettiva urgenza e solo come soluzione temporanea.
Si tratta di casi documentati - per esempio motivi di salute, un viaggio imminente o la partecipazione a un concorso che richieda un’identificazione immediata - in cui il Comune può rilasciare un documento cartaceo provvisorio. Anche in queste circostanze, però, la validità non potrà superare la data del 3 agosto 2026, quando l’addio diventerà definitivo per tutti.
Posso aspettare la scadenza stampata sulla mia carta cartacea?
È possibile, ma dal 3 agosto 2026 la carta cartacea perde valore a prescindere dalla scadenza riportata. Conviene richiedere subito la CIE per evitare interruzioni nei servizi.
Ho un viaggio programmato dopo il 3 agosto 2026: potrò partire con la carta cartacea?
No. Dopo quella data il documento cartaceo non sarà più valido per l’espatrio; occorre avere la CIE o un passaporto.
Quanto costa la CIE e in quanto tempo arriva?
L’importo e i tempi di consegna dipendono dal Comune. Informarsi sul sito istituzionale consente di programmare con precisione la richiesta e ricevere il documento per tempo.
Se ho urgenza, posso ottenere subito un documento?
In presenza di un’urgenza dimostrabile il Comune può rilasciare un documento cartaceo provvisorio, che tuttavia non potrà essere valido oltre il 3 agosto 2026.
La CIE sostituisce la Tessera Sanitaria?
No. Sono documenti distinti: la CIE serve per l’identificazione, la Tessera Sanitaria per le prestazioni sanitarie e come codice fiscale.