Clima, si cambia. La Commissione Europea ha lanciato mercoledì 2 luglio una proposta davvero ambiziosa: ridurre le emissioni nocive del 90% entro il 2040, segnando una tappa cruciale verso la neutralità climatica prevista per il 2050. Questo nuovo obiettivo, da raggiungere con flessibilità, anticipa di dieci anni il traguardo della totale decarbonizzazione e introduce strumenti innovativi per aiutare i Paesi membri a rispettare i target.
Vediamo nel dettaglio cosa prevedere il piano di Bruxelles.
Emissioni al 2040, cosa cambierà
La proposta Ue non si limita a fissare un traguardo così potente, ma offre anche ai governi strumenti concreti per centrarlo, garantendo un mix di rigore e flessibilità.
Dal 2036, infatti, sarà possibile includere nei calcoli delle emissioni i crediti di compensazione internazionale del carbonio, permettendo all’Unione europea di acquistare "crediti verdi” da progetti sostenibili all’estero fino a un massimo del 3% delle emissioni nette del 1990. Qualcosa pari a circa 145 milioni di tonnellate di CO2.
Inoltre, la Commissione punta a integrare nel mercato del carbonio (Ets) nuovi meccanismi di rimozione “permanente” della CO2, fondamentali per i settori più difficili da decarbonizzare. Questo approccio offre anche maggiore autonomia agli Stati membri nella scelta dei settori prioritari su cui concentrare gli sforzi.
Cosa succede ora
Anticipare la riduzione massiccia delle emissioni è fondamentale per rispettare l’impegno globale e limitare il riscaldamento globale entro 1,5°C. La Commissione Ue punta a mettere in campo strategie integrate e flessibili, capaci di adattarsi alle diverse realtà nazionali, per rendere l’Europa protagonista della transizione verde globale.
Il target al 2040 rappresenta un emendamento fondamentale alla Legge europea sul clima, che già prevede la neutralità climatica entro il 2050 e una riduzione del 55% delle emissioni entro il 2030.
Cosa succede ora? Prima di entrare in vigore, la proposta dovrà ottenere chiaramente il via libera dal Parlamento europeo e dal Consiglio Ue.
Questo nuovo obiettivo arriva anche in vista della Cop30 di Belem, prevista per l’autunno, per aggiornare e rafforzare l’impegno dell’Unione europea sul clima.
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