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Le movimentazioni sui conti correnti intestati ai soci e agli amministratori ben possono fondare l’accertamento volto alla rettifica del reddito d’impresa della società di capitali. È sufficiente che l’Amministrazione Finanziaria dimostri la pertinenza alla società dei rapporti bancari intestati alle persone fisiche a essa collegate, non anche, quindi, che tutte le movimentazioni che risultano da quei rapporti rispecchino operazioni aziendali.
È quanto ha sostenuto la Sesta Sezione Tributaria della Suprema Corte con la sentenza n. 2029/2014.
(prezzi IVA esclusa)