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L’agenzia delle Entrate, a seguito di presunti errori formali, non riconosce la qualifica di società sportiva dilettantistica e pretende le imposte a titolo di Irap, Ires e Iva. Per i giudici tributari, invece, i benefici fiscali spettanti alle associazioni sportive dilettantistiche sono “salvi”, anche se l’associazione ha commesso qualche errore formale. Per la Commissione tributaria regionale della Lombardia, sezione staccata di Brescia, va quindi annullato l’accertamento del Fisco che sbaglia a “trasformare” l’associazione sportiva in impresa commerciale (sentenza 3400/19, depositata il 4 settembre 2019).
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