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Il giudice, nel disporre la misura del sequestro preventivo per il reato fiscale, deve considerare quanto restituito dal contribuente all’Erario in forza del piano di rateazione concordato in esito alla procedura di accertamento con adesione. Ferma restando l’irrilevanza, ai fini della revoca della misura ablativa, della mera rateizzazione, giacché essa non equivale all'adempimento, il versamento non integrale del dovuto attraverso il piano di rateizzazione implica una corrispondente proporzionale riduzione del debito cui deve corrispondere la riduzione del sequestro. È quanto chiarisce la Terza Sezione Penale della Cassazione in una sentenza pubblicata lo scorso 14 dicembre.
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