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Il Fisco può contestare al libero professionista prestazioni non fatturate incrociando tra loro i dati a carattere economico estrapolati dalle annotazioni presenti sulle cartelline collegate alle pratiche dei vari clienti, visionate dai verificatori nel corso dell’ispezione (autorizzata) presso lo Studio, e le informazioni ottenute direttamente dalla clientela tramite l’invio di un questionario.
(prezzi IVA esclusa)