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L’obbligo di motivazione riguardo alla cartella di pagamento conseguente a iscrizione a ruolo straordinario (art. 15-bis D.P.R. n. 602/73) non può essere assolto attraverso il mero rinvio alle ragioni di fatto e di diritto su cui si basa l’avviso di accertamento, dovendo l’Amministrazione Finanziaria specificamente argomentare, sia pure sinteticamente, a proposito dell’esistenza del pericolo per la riscossione (art. 11 D.P.R. n. 602/73). È quanto emerge dalla lettura dell’ordinanza n. 15950/2021 della Corte di Cassazione (Sez. V civ.), pubblicata l’8 giugno.
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