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Rischia di rispondere del reato di sottrazione fraudolenta al pagamento delle imposte l’imprenditore che, al fine di rendere inefficace la procedura di riscossione dei debiti tributari, costituisce una serie di società che si avvicendano le une alle altre nella gestione dei servizi appaltati. In particolare, la costituzione di una nuova società, cessionaria dei crediti vantati dalla originaria, è condotta di per sé idonea a sottrarre tali importi al Fisco. È quanto emerge dalla sentenza numero 37415 della Corte di Cassazione, depositata il 27 settembre 2012.
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