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Il dolo specifico richiesto dalla legge affinché si configuri il reato di sottrazione fraudolenta al pagamento delle imposte è insito nella sicura conoscenza che il dottore commercialista (indagato) ha della materia fiscale. È quanto emerge dalla sentenza 23 settembre 2013, n. 39079, della Corte di Cassazione. La Terza Sezione Penale ha valutato legittima la misura di sequestro preventivo, finalizzato alla confisca per equivalente, a carico di un commercialista friulano indagato del reato di cui all’articolo 11 del D.Lgs. 10 marzo 2000, n. 74.
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