Dichiarazione IVA 2022. Quadro VL e VQ

Nella predisposizione della dichiarazione annuale IVA occorre prestare particolare attenzione alla regolarità dei versamenti periodici effettuati, a scadenza naturale o a seguito di ravvedimento spontaneo, ricevimento di comunicazioni di irregolarità o cartella di pagamento. Nel quadro VL, infatti, dovranno essere esposti da un lato gli ammontari dell’imposta dovuta (come da LIPE presentate, o risultanze del quadro VH se si è resa necessaria una correzione o integrazione), e dall’altro lato gli ammontari dei versamenti effettuati, entro il 2 maggio 2022, termine di presentazione del dichiarativo. Laddove l’imposta periodica dovuta non sia stata interamente versata, ciò potrebbe influire sul saldo del dichiarativo. Per la precisione, occorre determinare quello che sarebbe il saldo della dichiarazione se tutti i versamenti fossero stati correttamente eseguiti: se tale saldo evidenzia un debito, tale debito resta invariato anche in caso di omessi versamenti, poiché tali mancanze saranno oggetto di separata richiesta, in base alle risultanze delle LIPE o del quadro VH. Se, invece, tale saldo evidenzia un credito, non è possibile far valere tale credito sino a concorrenza dei versamenti non eseguiti. Tutto ciò in forza delle regole di compilazione del quadro VL, dal quale potrebbe pertanto emergere un “credito virtuale”, che resta congelato fino al versamento dell’imposta omessa. In tal caso, per recuperare l’ammontare di tale credito, si rende necessaria la compilazione del quadro VQ, nella dichiarazione relativa al periodo in cui il versamento, dapprima omesso, è stato effettuato.