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Per i contribuenti fiscalmente residenti in Italia che detengono liquidità su C/C presso intermediari esteri, si pone la necessità di dover attentamente analizzare:
- le modalità impositive relative agli interessi derivanti dall’investimento estero;
- l’assolvimento degli obblighi relativi al monitoraggio fiscale (RW);
- il pagamento dell’IVAFE (imposta sul valore delle attività finanziarie estere).
Da un punto di vista delle imposte dirette, per i proventi derivanti dalle obbligazioni e gli interessi attivi su c/c esteri, l’art. 26, co. 3, DPR 600/1973, prevede l’applicazione di una ritenuta alla fonte a titolo d’imposta nella misura del 26% da parte dell’intermediario che interviene nella riscossione.
(prezzi IVA esclusa)