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La Legge di Bilancio 2026 conferma un’impostazione prudente e selettiva, orientata al controllo dei conti pubblici più che a interventi espansivi generalizzati. Sul fronte fiscale spicca la rimodulazione dell’IRPEF, con riduzione della seconda aliquota al 33% tra 28 e 50mila euro, compensata però da una stretta sulle detrazioni per i redditi oltre i 200mila euro. Rilevanti anche la rottamazione quinquies e l’inasprimento delle regole sulle compensazioni fiscali, insieme al rafforzamento dei controlli di Agenzia delle Entrate e INPS.
Per le imprese tornano iperammortamento e incentivi agli investimenti (Transizione 4.0, ZES, Nuova Sabatini), mentre l’IRES premiale al 20% favorisce il reinvestimento degli utili. Sul lavoro si rafforzano bonus assunzioni, flat tax su premi e straordinari e welfare aziendale. In ambito casa si stabilizzano i bonus edilizi, mentre per famiglie e ISEE si amplia l’accesso alle prestazioni ma con controlli più stringenti. Sul fronte pensioni, addio definitivo a Quota 103 e Opzione Donna.