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Al datore di lavoro privato che occupa in “nero” lavoratori subordinati percettori del reddito di cittadinanza si applicano la Maxi-sanzione contro il lavoro sommerso “maggiorata” non sanabile e la sospensione dell’attività imprenditoriale (tranne il caso in cui il soggetto sia l’unico lavoratore rinvenuto al momento dell’accesso ispettivo); nonché le sanzioni per i redditi di lavoro dipendente eventualmente corrisposti con strumenti di pagamento non tracciabili, per le ritenute non operate e per la conseguente irregolare tenuta delle scritture contabili (del lavoro).
(prezzi IVA esclusa)