Premessa – Ampliata la platea dei soggetti ammissibili all’assegno per il nucleo familiare. Dal 1° luglio, infatti, le fasce di reddito utili per il diritto e per la misura dell'assegno fino al 30 giugno 2014 aumentano dell'1,1%. A tal fine, l’INPS con la circolare n. 76/2014 ha aggiornato le tabelle contenenti i nuovi livelli reddituali.
Assegno al nucleo familiare - L'assegno al nucleo familiare è la prestazione prevista a favore delle famiglie dei lavoratori dipendenti e dei pensionati con un reddito complessivo al di sotto di fasce prestabilite e ogni anno rivalutate per legge. La sussistenza del diritto e la fissazione dell'importo dell'assegno dipendono dal numero di componenti, dal reddito e dal tipo (dalla composizione) del nucleo familiare.
Rivalutazione ANF - I livelli di reddito familiare utili ai fini del calcolo e della conseguente corresponsione dell’ANF sono rivalutati annualmente in misura pari alla variazione percentuale dell’ indice dei prezzi al consumo dell’Istat (FOI), che per quest’anno è pari all’1,1%. Le tabelle contenenti i nuovi livelli reddituali, nonché i corrispondenti importi mensili delle prestazioni, da applicare dal 1° luglio 2014 al 30 giugno 2015, alle diverse tipologie di nuclei familiari, sono disponibili in intranet nel Ministero della Direzione centrale risorse umane. Nel dettaglio, il limite reddituale minimo nei nuclei familiari con entrambi i genitori e almeno un figlio minore in cui non siano presenti componenti inabili, passa da 14.198,48 euro a 14.354,66 euro. Resta invece invariato l'importo mensile dell'assegno: 137,5 euro per tre componenti, 258,33 euro per 4 componenti, 375 euro per 5 componenti, 500 euro per 6 componenti, ecc.
Variazioni del nucleo familiare – È bene precisare, infine, che eventuali variazioni del nucleo familiare che comportino la perdita del beneficio o la rideterminazione dell’importo dell’assegno, devono essere comunicate tempestivamente alla Struttura INAIL di appartenenza.
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