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L’assegno al nucleo familiare da sempre è considerata una prestazione di particolare rilevanza sociale, in quanto consente di aiutare economicamente numerose famiglie dei lavoratori dipendenti, pubblici e privati e dei pensionati da lavoro dipendente, i cui nuclei familiari sono composti da più persone e i cui redditi sono al di sotto delle fasce di reddito massime stabilite dalla legge. L’attuale assegno al nucleo familiare fa riferimento ad una norma introdotta nel
1988 per modificare e razionalizzare i trattamenti fino ad allora utilizzati, unificando gli assegni familiari (a sostegno dei lavoratori dipendenti privati) e le aggiuntive di famiglia (in favore dei lavoratori pubblici), entrambi basati su vecchie normative oggetto di corpose stratificazioni di interventi. Tuttavia, esso non è però uno strumento destinato a tutte le famiglie in quanto, la concessione o meno e la misura dell’assegno dipendono dal numero dei componenti del nucleo familiare e dai redditi complessivi da essi posseduti. A tal proposito, sembra utile fare un attento riepilogo sulla materia in questione, evidenziandone gli aspetti principali e di requisiti minimi per averne diritto.
(prezzi IVA esclusa)