Rimani aggiornato!
Iscriviti gratuitamente alla nostra newsletter, e ricevi quotidianamente le notizie che la redazione ha preparato per te.
È arrivato il primo appuntamento del 2016 per il versamento contributivo dei lavoratori domestici. Dunque, i datori di lavoro sono chiamati a pagare i contributi INPS, entro il 10 aprile 2016 (termine che scade al giorno successivo essendo il 10 domenica), relativi al trimestre “gennaio-febbraio-marzo”.
In via generale, si sarebbe dovuto tenere conto dell’indice di variazione ISTAT dei prezzi al consumo per famiglie di operai ed impiegati, risultato nella misura del -0,1% per il periodo “gennaio 2014 – dicembre 2014” ed il periodo “gennaio 2015 – dicembre 2015”, tuttavia la Legge di Stabilità 2016 (L. n. 208/2015) ha neutralizzato tale effetto. Infatti, l’art. 1, co. 287 della predetta Legge stabilisce che “[…] la percentuale di adeguamento corrispondente alla variazione che si determina rapportando il valore medio dell’indice ISTAT dei prezzi al consumo per famiglie di operai ed impiegati, relativo all’anno precedente il mese di decorrenza dell’adeguamento, all’analogo valore medio relativo all’anno precedente non può risultare inferiore a zero”.
Dunque, si confermano le stesse fasce di retribuzione dello scorso anno per calcolare i contributi (INPS, Circolare n. 12 del 23 febbraio 2015).
I valori contributivi – La retribuzione da considerare ai fini del versamento dei contributi della colf è stabilita dall’art. 5, D.P.R. 1043/1971, che prevede quattro determinate fasce di salario orario convenzionale, cui corrispondono altrettante fasce di retribuzioni effettive.
Per quest’anno, i valori contributivi sono stati così determinati: