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Premessa – Il D.L. Lavoro (D.L. n. 76/2013), convertito in L. n. 99/203, è intervenuto anche in materia di tirocini, recentemente regolamentata con l’accordo in Conferenza Stato, Regioni e province autonome siglato lo scorso 24 gennaio 2013. Diverse sono le tipologie di tirocini previste nel suddetto decreto, che riassumiamo di seguito.
Tirocini culturali – Iniziando dall’art. 2 del D.L. n. 76/2013, va segnalato che, al fine di sostenere la tutela dei beni culturali è istituito, per l’anno 2014, presso il Ministero dei Beni e delle Attività culturali e del Turismo un Fondo straordinario, denominato “Fondo mille giovani per la cultura”, destinato alla promozione di tirocini formativi e di orientamento nei settori delle attività e dei servizi per cultura rivolti a giovani fino a ventinove anni di età. Con apposito decreto, da adottare entro 60 giorni dall’entrata in vigore della legge di conversione, sono definiti i criteri e le modalità di accesso al Fondo.
Semplificazioni C.O. – Importante semplificazione da segnalare è quella rivolta ai datori di lavoro pubblici e privati con sedi in più regioni, i quali per i tirocini formativi e di orientamento possono accentrare le comunicazioni obbligatorie e fare riferimento alla normativa della regione dove è ubicata la sede legale. Al riguardo, il Ministero del Lavoro ha precisato che si tratta di una facoltà e non di un obbligo, aggiungendo poi che dall’obbligo di comunicazione sono esclusi i tirocini curriculari, ossia "i tirocini promossi da soggetti ed istituzioni formative a favore dei propri studenti ed allievi frequentanti, per realizzare momenti di alternanza tra studio e lavoro". Quanto alla comunicazione, è stato chiarito che questa è normalmente effettuata dal soggetto ospitante, sebbene nulla osta a che la stessa sia effettuata in sua vece dal soggetto promotore: in tale ultima ipotesi, ai fini dell’accentramento, occorrerà avere riguardo sempre alla sede legale del soggetto ospitante.
Tirocini curriculari – Al fine di promuovere l'alternanza tra studio e lavoro, è stata autorizzata la spesa di 3 milioni per l'anno 2013 e di 7,6 milioni di euro per l'anno 2014 da destinare al sostegno delle attività di tirocinio curriculare da parte degli studenti iscritti ai corsi di laurea nell'anno accademico 2013- 2014. Per rendere operativo il tirocinio occorre un decreto del ministro dell'Istruzione per fissare i criteri e le modalità per la ripartizione, su base premiale, delle risorse tra le università statali che attivano tirocini della durata minima di 3 mesi con enti pubblici o privati. In ogni caso, le università provvedono all'attribuzione agli studenti delle risorse assegnate sulla base di graduatorie formate secondo i seguenti criteri di premialità: regolarità del percorso di studi; votazione media degli esami; condizioni economiche dello studente individuate sulla base dell'Indicatore della situazione economica equivalente. Ogni università assegna le risorse agli studenti utilmente collocati in graduatoria fino all'esaurimento delle stesse, dando priorità agli studenti che hanno concluso gli esami del corso di laurea, nella misura massima di 200 euro mensili a studente. Tale importo è assegnato allo studente quale cofinanziamento, nella misura del 50%, del rimborso spese corrisposto da altro soggetto pubblico o privato. Per i soli tirocini all’estero presso soggetti pubblici l’importo può essere corrisposto anche in forma di benefici o facilitazioni non monetari.
Aiuti nel Mezzogiorno – L’articolo 3 contiene Misure urgenti per l'occupazione giovanile e contro la povertà nel Mezzogiorno. Siffatto articolo prevede l’attivazione di misure per le borse di tirocinio formativo a favore di giovani che non lavorano, non studiano e non partecipano ad alcuna attività di formazione, di età compresa fra i 18 e i 29 anni, residenti e/o domiciliati nelle Regioni del Mezzogiorno. Tali tirocini comportano la percezione di un’indennità di partecipazione, conformemente a quanto previsto dalle normative statali e regionali, nel limite di 56 milioni di euro per l'anno 2013, 16 milioni di euro per l'anno 2014 e 96 milioni di euro per l'anno 2015. A tal proposito si segnala che Italia Lavoro ha pubblicato un bando per consentire la realizzazione di 3 mila tirocini di reinserimento/inserimento al lavoro, che si è aperto il 9 settembre 2013 per le imprese e il 23 settembre per i giovani laureati che non studiano e non lavorano (la data di chiusura è il 31 dicembre 2014). Sono soggetti ospitanti le aziende appartenenti a tutti i settori economici, comprese le cooperative. Le aziende interessate devono iscriversi nell’apposita sezione del portale www.cliclavoro.gov.it, e inserire le informazioni richieste. Se il tirocinante ha maturato almeno il 70% delle ore mensili, è prevista una borsa di tirocinio, pari a 500 euro lordi mensili per i tirocini svolti nelle regioni Calabria, Campania, Puglia e Sicilia, che sale a 1.300 euro lordi mensili per i tirocini in mobilità (in tutte le altre regioni).
Tirocini per gli stranieri - Infine, l’articolo 9 del D.L. n. 76/2013, recante “Ulteriori disposizioni in materia di occupazione”, prevede che il contingente triennale degli stranieri ammessi a frequentare i corsi di formazione professionale ovvero a svolgere i tirocini formativi è determinato con decreto del ministro del Lavoro, sentita la Conferenza permanente per i rapporti tra lo Stato, le Regioni e le Province autonome di Trento e di Bolzano, da emanarsi ogni tre anni entro il 30 giugno dell'anno successivo al triennio.