6 dicembre 2012

Decreto “Salva-Infrazioni”. Spunta il congedo parentale a ore

Per far fronte alle procedure di infrazione aperte dall’UE a carico dell’Italia, il Governo ha pensato di introdurre il congedo parentale a ore
Autore: Redazione Fiscal Focus

Premessa – Congedo parentale “su base oraria”. È questa una delle ultime novità contenute nel Decreto “Salva-infrazioni” con cui il governo pone riparo alle 21 procedure di infrazione aperte dalla UE nei confronti dell'Italia. In sostanza, la novità consiste nella possibilità per i genitori lavoratori di poter frazionare il loro tempo a casa per stare con i figli non soltanto in giorni, settimane e mesi, ma anche in ore. In questo modo si potrebbe ridistribuire più facilmente il tempo diviso tra lavoro e famiglia e ciò consentirebbe, nei periodi di congedo, di percepire stipendi più elevati. Si tratta di una novità assoluta in campo di legislazione sul lavoro.

Congedo a ore – Ricordiamo che stiamo parlando dei congedi parentali INPS, ossia quei periodi di astensione dal lavoro nei primi otto anni di età del bambino per i genitori lavoratori. In questi giorni si sta discutendo di inserire nel nostro sistema anche congedi parentali a ore e non più solo per mesi, settimane e giorni. Le norme messe a punto dall’Esecutivo hanno il merito di intervenire direttamente sul testo unico in materia di maternità. Mentre la contrattazione collettiva ha il compito di stabilire le modalità di fruizione del congedo su base oraria, nonché i criteri di calcolo della base oraria e l'equiparazione di un determinato monte ore alla singola giornata lavorativa.

Obblighi del datore di lavoro – Sul versante degli obblighi è previsto l’onere a carico del lavoratore di indicare, all’atto della presentazione della domanda di congedo parentale, l’inizio e la fine del periodo di congedo. Allo stesso tempo lavoratore e datore potranno comunque mantenersi in contatto durante il periodo di congedo, anche per concordare adeguate misure di ripresa dell’attività lavorativa, tenendo conto di quanto eventualmente previsto dalla contrattazione collettiva.

I vantaggi - Il vantaggio per i genitori lavoratori sarebbe notevole. Le ore a disposizione potrebbero essere utilizzate e distribuite in più anni e lavorando di più anche nel breve periodo dopo la nascita del figlio, lo stipendio non diminuirebbe troppo. Infatti, il monte ore di congedo sarebbe meno concentrato nel tempo, arrivando a coprire il raggiungimento dell'ottavo anno di età del proprio figlio.

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