28 giugno 2013

Domestici. Stop all’invio dei Mav cartacei

Il datore di lavoro ha la facoltà di interrompere l’invio dei Mav cartacei per il pagamento del personale domestico

Autore: Redazione Fiscal Focus
Premessa – D’ora in poi, la volontà di ricevere al proprio domicilio i bollettini Mav cartacei per il pagamento dei lavoratori domestici è a discrezione del datore di lavoro. Infatti, l’INPS ha messo a disposizione di questi ultimi e dei soggetti abilitati in possesso di PIN una nuova funzionalità che consente di esprimere la volontà di ricevere o meno i MAV cartacei al domicilio del datore di lavoro. Tale volontà può essere espressa sia in fase di iscrizione di un nuovo rapporto di lavoro sia in fase di variazione di un rapporto di lavoro attivo utilizzando i consueti servizi dedicati al lavoro domestico disponibili sul sito dell’INPS (www.inps.it), nella sezione “servizi online”. A darne notizia è l’INPS con il messaggio n. 10289/2013.

Invio bollettino Mav – Attualmente l’istituto previdenziale invia al datore di lavoro domestico due tipologie di comunicazioni cartacee in allegato al bollettino Mav:
- la comunicazione di accoglimento della richiesta di iscrizione del rapporto di lavoro che costituisce la conferma dell’avvenuta attivazione dello stesso. Tale comunicazione contiene in allegato i MAV per il pagamento dei contributi relativi ai primi trimestri successivi all’iscrizione del rapporto di lavoro;
- la comunicazione di rinnovo che viene inviata a tutti i datori con rapporti di lavoro attivi e ha tradizionalmente lo scopo di ricordare le scadenze di pagamento quantificando i contributi da versare.

Da notare che i bollettini MAV cartacei in parola, inviati al domicilio, possono essere utilizzati per il pagamento dei contributi qualora il rapporto di lavoro non abbia subito variazioni nei parametri che determinano il calcolo dei contributi da versare (quali ad esempio le ore lavorate nel trimestre, la retribuzione o la configurazione delle settimane retribuite), ovvero qualora il datore di lavoro non si avvalga di qualche forma di assistenza contrattuale. Ciò in quanto i MAV prodotti dall’Istituto non possono tenere conto della quota di assistenza contrattuale eventualmente dovuta dal datore di lavoro.

Stop ai Mav cartacei – Come precisato in premessa, la volontà di non ricevere più i Mav cartacei può essere espressa in fase di iscrizione di un nuovo rapporto di lavoro o in fase di variazione di un rapporto di lavoro attivo. In particolare:
- in fase di iscrizione di un nuovo rapporto di lavoro, sarà possibile indicare la volontà di ricevere il MAV cartaceo al recapito indicato selezionando l’opzione di risposta “sì” all’apposita domanda; analogamente selezionando l’opzione di risposta “no” si esprimerà la volontà di non ricevere il MAV cartaceo;
- in fase di variazione, con riferimento a uno specifico rapporto di lavoro, sarà possibile modificare tale scelta selezionando la voce “Invio MAV” dalla sezione “Variazione Rapporto Lavoro”. Nel transitorio per i rapporti di lavoro per i quali non sia stata ancora espressa una preferenza sarà visualizzato un avviso che richiede di indicare se si desidera ricevere il MAV cartaceo.
In ogni caso, è possibile ripristinare la scelta precedente e, conseguentemente, riattivare il servizio di invio di comunicazione e di bollettini MAV.

Pagamenti alternativi – Infine, l’INPS tiene a precisare che in aggiunta alle opzioni di pagamento che non prevedono l’utilizzo del bollettino MAV i datori di lavoro che, pur non disponendo della versione cartacea del bollettino MAV precalcolato dall’Istituto, vogliano comunque effettuare il pagamento attraverso il circuito bancario potranno:
-accedere al Portale dei pagamenti per variare o ristampare il MAV precalcolato sulla base dei dati comunicati all’Istituto;
-effettuare il pagamento utilizzando il codice MAV e l’importo dovuto inviato via sms e/o tramite mail ai sottoscrittori del servizio di notifica delle scadenze di pagamento.
 © Informati S.r.l. – Riproduzione Riservata
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