14 febbraio 2014

Esodati. Pronta la quinta salvaguardia

Firmato il testo che salvaguarda altri 23mila esodati

Autore: Redazione Fiscal Focus
Premessa – Il ministro del Lavoro, Enrico Giovannini, ha messo nero su bianco per l’avvio della quinta procedura di salvaguardia degli esodati. Infatti, mercoledì mattina è stato firmato il decreto (ora inviato al Ministero dell’Economia per la controfirma) che attua la disciplina contenuta nella recente Legge di Stabilità 2014 (L. n. 147/2013). Si rammenta che la nuova salvaguardia prevede complessivamente la copertura di 23mila unità. Al riguardo, il Ministero del Welfare ha ribadito «l'assoluta centralità nell'agenda di Governo» sul tema esodati e ha sottolineato che il Governo ha sollecitato l'INPS ad aggiornare i dati e le strutture competenti a velocizzare i tempi per soddisfare le richieste dei soggetti in possesso dei requisiti.

Esodati - La salvaguardia, contenuta nei c. 191 e c. 194-198 della Finanziaria 2014, fa lievitare il numero complessivo degli salvaguardati a 139.130 unità. Nel dettaglio, con il c. 191 si limita a estendere il contingente dei prosecutori volontari di 6.000 unità. A tale contingente potranno accedere – a decorrere dal 2014 – i lavoratori autorizzati alla prosecuzione volontaria della contribuzione entro il 4 dicembre 2011, che possano vantare almeno un contributo volontario accreditato o accreditabile al 6 dicembre 2011 ancorché abbiano svolto, successivamente alla medesima data del 4 dicembre 2011, qualsiasi attività, non riconducibile a rapporto di lavoro dipendente a tempo indeterminato dopo l’autorizzazione alla prosecuzione volontaria a condizione che:
  • abbiano conseguito successivamente alla data del 4 dicembre 2011 un reddito annuo lordo complessivo riferito a tali attività non superiore a 7.500 euro;
  • perfezionino il requisito utile a comportare la decorrenza del trattamento pensionistico entro il 6 gennaio 2015.

Nei commi 194-198, invece, è possibile riscontrare una nuova operazione di salvaguardia per 17.000 soggetti. Si tratta, in particolare: degli autorizzati alla contribuzione volontaria prima del 4 dicembre 2011 con un contributo volontario accreditato o accreditabile al 6 dicembre anche se hanno svolto dopo il 4 dicembre 2011 attività lavorativa non a tempo indeterminato; di contributori volontari anche se non hanno un contributo volontario accreditato o accreditabile ma ne hanno uno da lavoro tra il 2007 e il 30 novembre 2013, se a quest'ultima data non avevano un lavoro a tempo indeterminato; di chi ha interrotto il rapporto di lavoro entro il 31 dicembre 2012 a seguito di accordi individuali o collettivi di incentivo all'esodo sottoscritti entro il 31 dicembre 2011 anche se dopo l'esodo hanno lavorato purché non a tempo indeterminato; di chi è stato licenziato tra il 2007 e il 2011 anche se in seguito ha lavorato purché non a tempo indeterminato; chi è stato collocato in mobilità ordinaria entro il 4 dicembre 2011 ed è stato autorizzato alla prosecuzione volontaria della contribuzione se entro sei mesi dalla fine della mobilità verserà contributi volontari per raggiungere i requisiti ante riforma.

Il punto – Negli ultimi giorni, inoltre, l'Inps ha fatto il punto sulle prime tre operazioni di salvaguardia, che hanno riguardato rispettivamente 65mila, 55mila e 10.130 persone, con certificazione inviate ai beneficiari e le pensioni liquidati al 31 gennaio scorso. Dai dati emergono che attualmente sono circa 35.201 le pensioni liquidate con decorrenza fino a gennaio 2014 e 82.793 le certificazioni inviate.
 © Informati S.r.l. – Riproduzione Riservata
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