29 gennaio 2016

Jobs Act dei lavoratori autonomi: arriva il via libera dal Cdm

Autore: redazione fiscal focus

Nel CdM di ieri sera è giunto, come previsto, il tanto atteso via libera
al c.d. “Jobs Act dei lavoratori autonomi”
, che introduce un
corpo di norme e di regole al fine di tutelare i lavoratori autonomi sia sotto
il profilo contrattuale, assistenziale nonché fiscale.

La manovra di bilancio per tali misure prevede 10 milioni per il 2016 e
50 per il 2017.

In sostanza, le principali disposizioni che riguarderanno le partite
Iva individuali e i collaboratori iscritti alla gestione separata dell’Inps.

Le novità - Chiarito l’ambito di applicazione delle
disposizioni, andiamo ora a fare un breve elenco delle novità contenute nel
testo, che formerà un “Collegato” alla Legge di Stabilità 2016 (L. n. 208/2015):

  • possibilità di poter applicare gli interessi di mora anche nelle
    transazioni commerciali tra imprese e lavoratori autonomi o tra lavoratori
    autonomi;

  • deducibilità al 100%, entro il limite annuo di 10.000 euro, delle spese
    per la formazione (master, corsi, congressi);

  • deducibilità fino a 5.000 euro per le spese rivolte alla
    riqualificazione professionale, all’autoimprenditorialità e all’orientamento
    per il nuovo inserimento nel mondo del lavoro;

  • i lavoratori autonomi saranno equiparati alle piccole e medie imprese e
    potranno accedere agli appalti pubblici;

  • saranno vietate le clausole che, all’interno di un contrato che abbia
    ad oggetto una prestazione di lavoro autonomo, realizzino un eccessivo
    squilibrio contrattuale tra le parti in favore del committente;

  • le Amministrazioni Pubbliche devono incentivare la partecipazione dei
    lavoratori autonomi agli appalti, “
    anche
    adottando, laddove è possibile, i requisiti previsti dai bandi e dalle
    procedure di aggiudicazione
    ”;
  • sospensione degli oneri previdenziali per l’intera durata del periodo
    di malattia fino ad un massimo di due anni, in caso di malattia di gravità tale
    da impedire lo svolgimento dell’attività professionale per una durata superiore
    ai 60 giorni;

  • blocco, anche per il 2016, dell’aliquota contributiva al 27,72% dovuta
    dai lavoratori autonomi iscritti alla Gestione separata INPS (i c.d. “senza
    cassa”);

  • applicazione del “rito lavoro” per tutte le controversie relative ai
    rapporti di lavoro autonomo, professionisti compresi;

  • viene rivista la definizione di collaborazione coordinata, con una
    innovazione che dovrà essere letta insieme con l’articolo 2 del D.Lgs. n.
    81/2015.



































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