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Premessa – Tutto pronto. Da sabato 15 settembre le aziende che intendono inviare in Paesi extraUE il proprio personale possono avvalersi del nuovo sistema telematico LIE (Lista Italiani che intendono lavorare all’Estero), che sarà operativo sul portale internet Cliclavoro (www.cliclavoro.gov.it) del Ministero del Lavoro. In particolare, si tratta di un periodo transitorio che durerà fino al 31 gennaio 2013; come di consueto, durante tale arco temporale sarà comunque possibile inoltrare le istanze anche in maniera tradizionale (su carta). Mentre dal 1° febbraio 2013 tutte le richieste andranno fatte pervenire al Ministero del Lavoro esclusivamente in via telematica, tranne per l'invio delle marche da bollo. La novità è arrivata per mezzo della nota protocollo n. 11377/2012 del Ministero del Lavoro, al fine di semplificare e ridurre tempi e costi di gestione.
LIE – In poche parole, altro non è che un sistema informativo utilizzato dai lavoratori italiani che intendono dare la propria disponibilità per lavorare all’estero presso le sedi di aziende italiane in Paesi extraUE. In prima battuta, tale servizio permette ai cittadini interessati di iscriversi alla lista e alle aziende di consultare i dati relativi ai lavoratori. Ciò consentirà al Ministero del Lavoro, a quello degli Affari esteri e alle direzioni regionali del lavoro di gestire più facilmente le procedure per l'assunzione di lavoratori all'estero in un unico sistema informativo online, sostituendo le procedure cartacee.
A chi si applica? – Possono usufruire del nuovo sistema sperimentale: le aziende che devono presentare le richieste di autorizzazione per l’invio di lavoratori, italiani o comunitari residenti in Italia, in Paesi extraUE per attività lavorativa; le aziende alla ricerca di professionalità all’estero, che possono consultare la lista per verificare la disponibilità di candidature; i cittadini, italiani e comunitari, che desiderano intraprendere un’esperienza di lavoro all’estero (Paesi extraUE) e che, a tal fine, devono iscriversi nella lista e ottenere un nullaosta preventivo al lavoro.
La procedura – La procedura per il rilascio del nullaosta verrà diviso in due fasi ben distinte: l’ottenimento della domanda di autorizzazione e quello del nullaosta. Innanzitutto il datore di lavoro ha l'obbligo di richiedere il rilascio di un'apposita autorizzazione da parte del M.L.P.S., la quale è subordinato in base alla sussistenza di condizioni minime di tutela, non solo del tipo economico. Infatti, il Ministero degli Affari esteri ha il compito di accertare se le condizioni generali del Paese di destinazione offrono idonee garanzie per la sicurezza del lavoratore, sulla base di un'azione di indagine preventiva (su condizioni politiche, sociali, sanitarie ed economiche di tutti i Paesi) che lo stesso Ministero effettua annualmente, mediante produzione di un apposito elenco dei Paesi per i quali non occorre il parere preventivo. Una volta accertata l’idoneità del Paese ospitante, l’autorizzazione sarà rilasciata entro 75 giorni dalla presentazione della richiesta, ovvero di 90 giorni se presentata all'estero. Dopodiché le aziende sono tenute a richiedere il nullaosta per un numero di cittadini (italiani o comunitari residenti in Italia) pari o inferiore a quello autorizzato, scelti tra coloro che risultano iscritti nella lista. Ottenuto il documento, il datore di lavoro deve comunicare l'assunzione del lavoratore entro le 24 ore precedenti l'inizio del rapporto di lavoro, inviando il modello Unilav secondo le ordinarie modalità previste per le comunicazioni obbligatorie.
Premessa – Tutto pronto. Da sabato 15 settembre le aziende che intendono inviare in Paesi extraUE il proprio personale possono avvalersi del nuovo sistema telematico LIE (Lista Italiani che intendono lavorare all’Estero), che sarà operativo sul portale internet Cliclavoro (www.cliclavoro.gov.it) del Ministero del Lavoro. In particolare, si tratta di un periodo transitorio che durerà fino al 31 gennaio 2013; come di consueto, durante tale arco temporale sarà comunque possibile inoltrare le istanze anche in maniera tradizionale (su carta). Mentre dal 1° febbraio 2013 tutte le richieste andranno fatte pervenire al Ministero del Lavoro esclusivamente in via telematica, tranne per l'invio delle marche da bollo. La novità è arrivata per mezzo della nota protocollo n. 11377/2012 del Ministero del Lavoro, al fine di semplificare e ridurre tempi e costi di gestione.
LIE – In poche parole, altro non è che un sistema informativo utilizzato dai lavoratori italiani che intendono dare la propria disponibilità per lavorare all’estero presso le sedi di aziende italiane in Paesi extraUE. In prima battuta, tale servizio permette ai cittadini interessati di iscriversi alla lista e alle aziende di consultare i dati relativi ai lavoratori. Ciò consentirà al Ministero del Lavoro, a quello degli Affari esteri e alle direzioni regionali del lavoro di gestire più facilmente le procedure per l'assunzione di lavoratori all'estero in un unico sistema informativo online, sostituendo le procedure cartacee.
A chi si applica? – Possono usufruire del nuovo sistema sperimentale: le aziende che devono presentare le richieste di autorizzazione per l’invio di lavoratori, italiani o comunitari residenti in Italia, in Paesi extraUE per attività lavorativa; le aziende alla ricerca di professionalità all’estero, che possono consultare la lista per verificare la disponibilità di candidature; i cittadini, italiani e comunitari, che desiderano intraprendere un’esperienza di lavoro all’estero (Paesi extraUE) e che, a tal fine, devono iscriversi nella lista e ottenere un nullaosta preventivo al lavoro.
La procedura – La procedura per il rilascio del nullaosta verrà diviso in due fasi ben distinte: l’ottenimento della domanda di autorizzazione e quello del nullaosta. Innanzitutto il datore di lavoro ha l'obbligo di richiedere il rilascio di un'apposita autorizzazione da parte del M.L.P.S., la quale è subordinato in base alla sussistenza di condizioni minime di tutela, non solo del tipo economico. Infatti, il Ministero degli Affari esteri ha il compito di accertare se le condizioni generali del Paese di destinazione offrono idonee garanzie per la sicurezza del lavoratore, sulla base di un'azione di indagine preventiva (su condizioni politiche, sociali, sanitarie ed economiche di tutti i Paesi) che lo stesso Ministero effettua annualmente, mediante produzione di un apposito elenco dei Paesi per i quali non occorre il parere preventivo. Una volta accertata l’idoneità del Paese ospitante, l’autorizzazione sarà rilasciata entro 75 giorni dalla presentazione della richiesta, ovvero di 90 giorni se presentata all'estero. Dopodiché le aziende sono tenute a richiedere il nullaosta per un numero di cittadini (italiani o comunitari residenti in Italia) pari o inferiore a quello autorizzato, scelti tra coloro che risultano iscritti nella lista. Ottenuto il documento, il datore di lavoro deve comunicare l'assunzione del lavoratore entro le 24 ore precedenti l'inizio del rapporto di lavoro, inviando il modello Unilav secondo le ordinarie modalità previste per le comunicazioni obbligatorie.