Via libera al contributo per la stabilizzazione di Lavoratori Socialmente Utili (LSU). Infatti, nei Comuni con popolazione inferiore ai 5.000 abitanti ammessi al contributo per la stabilizzazione dei suddetti lavoratori, ai sensi dell'art. 1, comma 1156, lett. f) ed f-bis) della Legge 27 dicembre 2006, n. 296, possono presentare domanda, entro il 30 giugno 2016, riferita all'annualità 2016, utilizzando l’apposito modello di domanda in formato doc. scaricabile nella sezione "Modulistica" del sito del Ministero del Lavoro.
L'importo totale erogato pari a 1.955.304,95 euro riguarda quarantuno Comuni situati in cinque Regioni: Calabria, Campania, Lazio, Molise e Sardegna.
A darne notizia è lo stesso dicastero con una nota pubblicata sul proprio sito, ricordando tra l’altro che la comunicazione di erogazione del contributo ai Comuni interessati sarà effettuata esclusivamente mediante pubblicazione sul sito internet.
LSU – I lavori socialmente utili sono tutte le attività che hanno per oggetto la realizzazione di opere e la fornitura di servizi di utilità collettiva, mediante l'utilizzo di lavoratori in mobilità o in cassa integrazione guadagni straordinaria o in disoccupazione speciale oppure mediante il coinvolgimento in progetti di lavori socialmente utili di soggetti in cerca di prima occupazione o disoccupati.
Soggetti interessati - In particolare, rientrano nella competenza del Ministero del Lavoro i Lavoratori Socialmente Utili appartenenti al c.d. "bacino nazionale", cioè quei soggetti che abbiano effettivamente maturato 12 mesi di permanenza nelle attività socialmente utili negli anni “1998-1999”. Va precisato, inoltre, che la gestione dei lavori socialmente utili e le azioni di politica attiva del lavoro riferita ai lavoratori LSU, è demandata alle Regioni, che agiscono sulla base di convenzioni con il Ministero del Lavoro e della Previdenza Sociale.
Comuni ammessi – Per accedere al suddetto contributo, i Comuni interessati possono presentare entro il 30 giugno 2016 apposita domanda per la relativa erogazione, disponibile sul sito del Ministero del Lavoro.
I Comuni ammessi all’incentivo sono indicati nell’Elenco n. 2. (allegato al comunicato stampa).
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